Il Wwf compie 60 anni: dalla conservazione alla transizione ecologica
Sfida aperta ai cambiamenti climatici
Il Wwf compie 60 anni, un lungo periodo in cui l’organizzazione - nata nel 1961 da un piccolo gruppo di naturalisti, guidati da passione e ricerca - è stata protagonista di azioni globali per la conservazione della natura, realizzando alcune fra le iniziative più innovative mai intraprese per la protezione del Pianeta, i cui risultati si fanno sentire ancora oggi.
Dal sostegno alla creazione di aree protette di grande valore come i parchi nazionali delle Galapagos e dei vulcani in Ecuador e Ruanda, alla conservazione di specie iconiche come la tigre, i gorilla o il panda gigante, simbolo inconfondibile del Wwf, il cui numero di individui in natura è aumentato del 68% in 40 anni, grazie alla collaborazione della ONG con governi e comunità locali.
Nonostante il tanto lavoro e i numerosi successi, però, oggi siamo davanti ad un crollo drammatico della biodiversità: negli ultimi 50 anni le popolazioni selvatiche di mammiferi, pesci, rettili e anfibi sono crollate in media del 70% (Living Planet Report 2020) e la pandemia da Covid-19, che ha le sue radici nella deforestazione e nel commercio illegale della fauna selvatica, ma anche nella distruzione di ecosistemi naturali, è l'ultima evidente dimostrazione di come l'attività umana insostenibile stia spingendo gli ecosistemi del pianeta al collasso e di quanto la salute della natura sia direttamente connessa a quella degli esseri umani.
“Dopo 60 anni di storia il Wwf è un’organizzazione globale multiculturale, con sedi e progetti attivi in circa 100 paesi, sostenuta da oltre 35 milioni di persone in tutto il mondo, e questo perché ha usato la propria autorevolezza per costruire un mondo più giusto, sano e più sostenibile. Il nostro viaggio, però, è tutt'altro che concluso", afferma la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi.
"Dalla scienza arrivano messaggi inequivocabili e anche la società è pronta per il cambiamento, è pronta per una transizione ecologica che alle nuove politiche energetiche e all'innovazione tecnologia deve affiancare la tutela della biodiversità riconoscendo il valore del capitale naturale. Non c'è più tempo per gli annunci, servono le azioni: tutti insieme possiamo rendere reale il cambiamento".