Rubati trattori e camion a cooperativa che gestisce beni confiscati alla mafia
Servizio di Laura Preite per la sede Rai siciliana
Il servizio della TgR Sicilia del 25 aprile punta l'attenzione, a pochi giorni dall'anniversario dell'uccisione di Pio La Torre (30 aprile 1982), sulle condizioni in cui operano le associazioni impegnate nella gestione dei beni confiscati alla mafia. Fu grazie all'impegno anche di Pio La Torre che venne previsto nel codice penale italiano il reato di associazione di tipo mafioso e la confisca dei beni. Le attività e l'impegno civile della Cooperativa che ha subito il furto erano state riportate anche da Rainews24 nel 2016.
Ieri, intanto, il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Interno Marco Minniti, ha approvato in esame preliminare un regolamento che adegua la disciplina sull'organizzazione e la dotazione delle risorse umane dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) alle nuove previsioni introdotte dalla modifica del Codice antimafia.
Il regolamento stabilisce i principi di organizzazione a cui si ispira l'Agenzia individuando, inoltre, gli organi dell'Agenzia (direttore, consiglio direttivo, collegio dei revisori e comitato consultivo d'indirizzo) e la sua articolazione, che viene suddivisa in direzioni generali (affari generali e del personale; beni mobili e immobili sequestrati e confiscati; aziende e beni aziendali sequestrati e confiscati; gestioni economiche, finanziarie e patrimoniali), uffici dirigenziali e servizi.
Infine, il regolamento disciplina il reclutamento del personale dell'Agenzia, prevedendo che alla copertura della dotazione organica si provveda innanzitutto con le procedure di mobilità previste dalle norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.
Ieri, intanto, il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Interno Marco Minniti, ha approvato in esame preliminare un regolamento che adegua la disciplina sull'organizzazione e la dotazione delle risorse umane dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) alle nuove previsioni introdotte dalla modifica del Codice antimafia.
Il regolamento stabilisce i principi di organizzazione a cui si ispira l'Agenzia individuando, inoltre, gli organi dell'Agenzia (direttore, consiglio direttivo, collegio dei revisori e comitato consultivo d'indirizzo) e la sua articolazione, che viene suddivisa in direzioni generali (affari generali e del personale; beni mobili e immobili sequestrati e confiscati; aziende e beni aziendali sequestrati e confiscati; gestioni economiche, finanziarie e patrimoniali), uffici dirigenziali e servizi.
Infine, il regolamento disciplina il reclutamento del personale dell'Agenzia, prevedendo che alla copertura della dotazione organica si provveda innanzitutto con le procedure di mobilità previste dalle norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.