Abito bianco e marcia nuziale, il flash mob delle "spose" alla Fontana di Trevi
Matrimoni in crisi: "Saltate il 90% delle feste, a rischio 500mila operatori. Governo ci aiuti"
Una decina di spose tutte in bianco, con un ombrellino per ripararsi dal sole e la marcia nuziale in sottofondo hanno inscenato un flash mob davanti alla Fontana di Trevi e poi a Montecitorio: è la curiosa "protesta", organizzata a Roma dall'Associazione italiana regalo, bomboniere, confetti e wedding, con lo slogan "Ridateci la libertà di festeggiare". Obiettivo, chiedere una mano al governo per non far morire il settore che organizza le cerimonie e le feste nuziali, ancora sospese per l'emergenza sanitaria, mentre è ripresa la celebrazione dei matrimoni.
Secondo l'associazione, circa il 90% delle cerimonie sono state rinviate al 2021. "Il nostro settore ha subito un calo tremendo: da 219 mila matrimoni celebrati nel 2019, oggi siamo a circa 8000. Tutto è stato rimandato al 2021 - spiega Luciano Paulillo, presidente dell'associazione - Quindi chiediamo al governo aiuti, per arrivarci al 2021. Circa 500 mila operatori del settore, e di conseguenza le loro famiglie, rischiano la disoccupazione".
Tra le richieste, Paulillo ha elencato "il credito di imposta per gli affitti commerciali e un fondo perduto, visto che soprattutto il comparto della bomboniera ha un fatturato completamente azzerato. Quindi come si fa a sostenere impegni economici tra tasse, affitti, utenze? E' praticamente impossibile". E ha concluso: "Senza cerimonia e senza festa, il nostro settore non va avanti. Speriamo nel Governo, che ci faccia arrivare al prossimo anno".
Secondo l'associazione, circa il 90% delle cerimonie sono state rinviate al 2021. "Il nostro settore ha subito un calo tremendo: da 219 mila matrimoni celebrati nel 2019, oggi siamo a circa 8000. Tutto è stato rimandato al 2021 - spiega Luciano Paulillo, presidente dell'associazione - Quindi chiediamo al governo aiuti, per arrivarci al 2021. Circa 500 mila operatori del settore, e di conseguenza le loro famiglie, rischiano la disoccupazione".
Tra le richieste, Paulillo ha elencato "il credito di imposta per gli affitti commerciali e un fondo perduto, visto che soprattutto il comparto della bomboniera ha un fatturato completamente azzerato. Quindi come si fa a sostenere impegni economici tra tasse, affitti, utenze? E' praticamente impossibile". E ha concluso: "Senza cerimonia e senza festa, il nostro settore non va avanti. Speriamo nel Governo, che ci faccia arrivare al prossimo anno".