Smartphone: Samsung flop, Apple senza jack, Google cancella Ara
Settembre inizia all’insegna delle novità per tre dei più grandi brand del segmento smartphone. Apple presenta un nuovo iPhone, il 7 settembre, Samsung se la deve vedere con i postumi del problema delle batterie incendiarie del Galaxy Note 7 e Google, proprietaria del sistema operativo Android, rinuncia a Project Ara, uno smartphone totalmente modulare e componibile. Di Celia Guimaraes
Le azioni di produttore di batterie Samsung SDI a Wall Street sono calate del 4,6% in apertura di settimane. Un crollo atteso per le preoccupazioni legate al ritiro dal commercio del Galaxy Note 7, che Samsung Electronics aveva deciso di richiamare in fabbrica tre giorni prima.
La casa sudcoreana, infatti, da venerdì 2 ha bloccato ufficialmente le vendite del Galaxy Note 7 per un difetto che potrebbe causare l'esplosione della batteria mentre è in carica. Con 35 casi accertati di scoppio o incendio di questo particolare modello, Samsung non ha potuto fare altro che puntare sulla sicurezza degli utenti prima di tutto, pur ammettendo che la sua è stata una decisione che costerà un “heartbreaking amount“, una cifra da infarto.
Il Galaxy da incubo
Il Note 7 è stato messo in commercio il 19 agosto in 10 Paesi – tra cui Stati Uniti, Cina e Corea del Sud - ma in Italia non era ancora arrivato sugli scaffali. Fonti ufficiali hanno rivelato che sono stati venduti due milioni e mezzo di esemplari in quei Paesi. Dopo l’accaduto, l'azienda ha deciso di bloccare le consegne mondiali e di richiamare e sostituire tutti i Galaxy Note 7 già venduti. L'azienda sudcoreana ha promesso un'indagine per capire l'origine del problema.
Il Note 7 è stato presentato come il modello di punta di Samsung e la stampa specializzata lo aveva salutato come un prodotto di altissimo livello di qualità e prestazioni. Una via di mezzo tra smartphone e tablet, impermeabile, il costo del Note 7 supera gli 800 euro. Presentato come il nuovo flagship - dopo il lancio del Galaxy S7 a febbraio, al Mobile World Congress di Barcellona - il suo ritiro a pochi giorni dal lancio è stato visto come un vero colpo all'immagine di Samsung, in quei giorni impegnata ad esibirlo in grande spolvero in una delle più grandi fiere di elettronica d'Europa, l'Ifa 2016 di Berlino. Samsung, inoltre, è uno dei più grandi fornitori mondiali di batterie per smartphone.
La settimana dell’iPhone
In settimana dovrebbe arrivare l'iPhone 7, in un momento particolare per la telefonia mobile vista la saturazione del mercato, con l’arrivo di molti modelli simil-Apple di produzione cinese. Ma di certo per Cupertino lo scivolone dell’eterno rivale Samsung potrebbe rivelarsi un colpo di fortuna.
Stando alle ultime indiscrezioni, quello che verrà presentato da Tim Cook sarà un modello aggiornato rispetto agli attuali, ma non totalmente ‘rivoluzionario’. E' prevista l'assenza del jack audio per inserire le cuffie, una doppia fotocamera, un pulsante home ridisegnato, il nuovo processore A10, scocca in cinque colori. Come altri modelli Samsung, anche il nuovo iPhone dovrebbe essere resistente all'acqua.
Bye bye Ara
La notizia anticipata da Reuters è stata confermata: il 2 settembre Google ha annunciato la decisione di cancellare Project Ara, uno dei prototipi di punta di Mountain View per lo sviluppo nuovi dispositivi, ma che - tale e quale i Google Glass - ha conosciuto diversi stop and go.
Ara era un progetto di smartphone modulare, inizialmente guidato dal team Advanced Technology. Dopo aver venduto la divisione mobile a Motorola Mobility, Google aveva mantenuto il gruppo AT sotto l’egida della divisione Android, ma il progetto dello smartphone fai-da-te fu reso indipendente. L’idea era quella di produrre uno smartphone componibile dal prezzo base di 50 dollari. Il lancio sarebbe stato previsto per il 2017.
La casa sudcoreana, infatti, da venerdì 2 ha bloccato ufficialmente le vendite del Galaxy Note 7 per un difetto che potrebbe causare l'esplosione della batteria mentre è in carica. Con 35 casi accertati di scoppio o incendio di questo particolare modello, Samsung non ha potuto fare altro che puntare sulla sicurezza degli utenti prima di tutto, pur ammettendo che la sua è stata una decisione che costerà un “heartbreaking amount“, una cifra da infarto.
Il Galaxy da incubo
Il Note 7 è stato messo in commercio il 19 agosto in 10 Paesi – tra cui Stati Uniti, Cina e Corea del Sud - ma in Italia non era ancora arrivato sugli scaffali. Fonti ufficiali hanno rivelato che sono stati venduti due milioni e mezzo di esemplari in quei Paesi. Dopo l’accaduto, l'azienda ha deciso di bloccare le consegne mondiali e di richiamare e sostituire tutti i Galaxy Note 7 già venduti. L'azienda sudcoreana ha promesso un'indagine per capire l'origine del problema.
Il Note 7 è stato presentato come il modello di punta di Samsung e la stampa specializzata lo aveva salutato come un prodotto di altissimo livello di qualità e prestazioni. Una via di mezzo tra smartphone e tablet, impermeabile, il costo del Note 7 supera gli 800 euro. Presentato come il nuovo flagship - dopo il lancio del Galaxy S7 a febbraio, al Mobile World Congress di Barcellona - il suo ritiro a pochi giorni dal lancio è stato visto come un vero colpo all'immagine di Samsung, in quei giorni impegnata ad esibirlo in grande spolvero in una delle più grandi fiere di elettronica d'Europa, l'Ifa 2016 di Berlino. Samsung, inoltre, è uno dei più grandi fornitori mondiali di batterie per smartphone.
La settimana dell’iPhone
In settimana dovrebbe arrivare l'iPhone 7, in un momento particolare per la telefonia mobile vista la saturazione del mercato, con l’arrivo di molti modelli simil-Apple di produzione cinese. Ma di certo per Cupertino lo scivolone dell’eterno rivale Samsung potrebbe rivelarsi un colpo di fortuna.
Stando alle ultime indiscrezioni, quello che verrà presentato da Tim Cook sarà un modello aggiornato rispetto agli attuali, ma non totalmente ‘rivoluzionario’. E' prevista l'assenza del jack audio per inserire le cuffie, una doppia fotocamera, un pulsante home ridisegnato, il nuovo processore A10, scocca in cinque colori. Come altri modelli Samsung, anche il nuovo iPhone dovrebbe essere resistente all'acqua.
Bye bye Ara
La notizia anticipata da Reuters è stata confermata: il 2 settembre Google ha annunciato la decisione di cancellare Project Ara, uno dei prototipi di punta di Mountain View per lo sviluppo nuovi dispositivi, ma che - tale e quale i Google Glass - ha conosciuto diversi stop and go.
Ara era un progetto di smartphone modulare, inizialmente guidato dal team Advanced Technology. Dopo aver venduto la divisione mobile a Motorola Mobility, Google aveva mantenuto il gruppo AT sotto l’egida della divisione Android, ma il progetto dello smartphone fai-da-te fu reso indipendente. L’idea era quella di produrre uno smartphone componibile dal prezzo base di 50 dollari. Il lancio sarebbe stato previsto per il 2017.