Due nuove specie di dinosauri scoperte sull'Isola di Wight: ecco il temibile "Airone dell'Inferno"
Alcuni reperti fossili trovati su una spiaggia rocciosa dell'isola di Wight in Inghilterra hanno rivelato la presenza, circa 127 milioni di anni fa, di una coppia di grandi predatori finora sconosciuta
In un articolo pubblicato tra gli Scientific Reports della rivista Nature un team di scienziati ha annunciato mercoledì la scoperta dei fossili di due carnivori del periodo Cretaceo nel sud-ovest dell'isola britannica, uno dei luoghi più ricchi di resti di dinosauro in Europa. Questi enormi animali, adattatisi alla caccia lungo la costa, vivevano probabilmente fianco a fianco in quella che allora era una pianura alluvionale dal clima mite.
Entrambe le specie misuravano circa 9 metri di lunghezza con artigli potenti e un cranio gigantesco coperto di corna e protuberanze e armato di lunghi denti. Un aspetto che non doveva essere molto dissimmile da quello degli attuali coccodrilli. Per questo motivo il primo esemplare è stato chiamato Ceratosuchops inferodios, che si può tradurre con "Airone dell'Inferno dalla faccia di coccodrillo cornuto", mentre al secondo esemplare è stato dato il nome di Riparovenator milnerae, ovvero "cacciatore della riva del fiume Milner", in onore della paleontologa britannica Angela Milner. I reperti fossili dell'"Airone dell'Inferno" suggeriscono che l'animale possedesse lunghi denti cilindrici, a differenza delle lame simili a sciabole dei carnivori terrestri come il T rex. Questa anatomia fa ipotizzare che questo spinosauride cacciasse come un airone, in piedi immobile prima sferrare l'attacco contro la preda sott'acqua.
Secondo la ricerca queste temibili creature vivevano ai margini delle antiche pianure alluvionali e davano la caccia a prede acquatiche. Durante il primo periodo cretaceo infatti, l'isola di Wight era una pianura alluvionale con un clima mite, simile a quello dell'attuale Mediterraneo, con foreste e fiumi ricchi di pesci, squali e antichi coccodrilli. La notizia, dice al Guardian Neil Gostling dell'Università di Southampton, che ha supervisionato il progetto: " È davvero esaltante per il mondo dei dinosauri, si tratta infatti di alcuni dei predatori più enigmatici e carismatici".