Addio a Takuo Aoyagi, inventore del saturimetro
È lo strumento che rileva la saturazione dell'ossigeno nel sangue diventato importantissimo per l'auto-monitoraggio nella lotta contro il coronavirus
È morto l'ingegnere giapponese Takuo Aoyagi, inventore negli anni '70 del pulsiossimetro (chiamato anche ossimetro o saturimetro), lo strumento diventato fondamentale per l'automonitoraggio nella lotta contro il nuovo coronavirus. Si tratta di un dispositivo salvavita che misura il livello di emoglobina nel sangue, consentendo di ottenere una stima immediata della quantità di ossigeno. Takuo Aoyagi si è spento in un ospedale di Tokyo lo scorso 18 aprile a 84 anni, come scrive oggi il "New York Times", che ha appreso la notizia da Nihon Khoden Corporation, la società produttrice di attrezzature mediche con sede a Tokyo per cui l'ingegnere lavorava. Non si conoscono le cause del decesso. Il saturimetro è una specie di "pinza" che viene applicata sul dito e rileva la quantità di ossigeno presente nel sangue, la frequenza cardiaca e l'intensità della pulsazione. Viene utilizzato anche durante attività sportive in altitudine, come l'alpinismo, lo sci o l'aviazione sportiva.