Joan Baez compie 75 anni. Dal suo debutto al Festival di Newport nel 1959 è diventata la regina del folk, che lanciò un giovane e sconosciuto Bob Dylan quando lei era già una star, e l'"usignolo di Woodstock", dove si esibì, incinta, nel 1969 nel pezzo che più la rappresenta We Shall Overcome, canzone di protesta pacifista, inno del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. L'aveva già cantata nell'agosto del '63 davanti a un milione di persone al Lincoln memorial prima della marcia su Washington di Martin Luther King. L'ha cantata qualche anno fa alla Casa Bianca, davanti al Presidente Barack Obama. Icona del pacifismo e dei diritti civili, continua a girare il mondo e a schierarsi dalla parte dei più deboli. Lo ha fatto anche dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre quando su Twitter ha scritto "Today, I am Paris, I am Beirut, I am Baghdad, and beyond…". L'America la festeggerà al Beacon Theatre di New York con un "Birthday Concert". Ci saranno tutte le stelle del folk.
Da YouTube: Bob Dylan and Joan Baez 1963 March on Washington