Taranto, la marcia per dire 'no' alle emissioni inquinanti dell'Ilva
Slogan e striscioni, "vogliamo respirare aria pulita"
Sono tanti i bambini, con i loro genitori, che partecipano a Taranto alla marcia "Giustizia per Taranto", organizzata da cittadini e da associazioni che dicono 'no' alle emissioni inquinanti dell'Ilva e ai patteggiamenti delle tre società imputate nel processo Ambiente svenduto e chiedono la chiusura delle fonti inquinanti, la riconversione economica, bonifiche e risarcimenti per la città.
La marcia è cominciata da poco. Il cielo è coperto e a tratti piove, ma questo non ha fermato la mobilitazione dei cittadini (circa un migliaio alla partenza, ma altri, assicurano gli organizzatori dell'iniziativa, si aggiungeranno durante il percorso), che si sono radunati in piazza Marconi, nei pressi dell'ospedale Santissima Annunziata, per iniziare il corteo.
Un corteo variopinto con slogan e striscioni. In uno di questi c'è scritto: "I figli dei Tamburi chiedono giustizia". Tamburi è il nome del quartiere a ridosso dello stabilimento siderurgico, esposto alle polveri di minerali. Appelli a partecipare dal web sono giunti da Fiorella Mannoia e Michele Riondino. Tanti i cartelloni. Su alcuni si leggono queste frasi: "Voglio respirare aria pulita", "Voglio legalita' no al patteggiamento", "Voglio poter aprire le finestre", "Voglio un futuro migliore", "Non voglio ammalarmi", "Non voglio respirare gas", "Non voglio ammalarmi", "Ascoltate la nostra voce" "Maipiu'zitti", "Siamo bambini da salvare". E sono tanti i bambini presenti alla marcia con i propri genitori.
Alla manifestazione hanno aderito anche il leader dei Verdi Angelo Bonelli, il giornalista Pino Aprile, le associazioni No Al Carbone Brindisi, Comitato Stop Veleni-Sicilia, Comitato 5 dicembre-Trieste, Bagnoli Libera, Associazione e Comitato Salute e Vita Salerno e tante associazioni di Taranto come Abfo, Comitato Verita' per Taranto, Federazione Italiana Medici Pediatri, Peacelink, Wwf, Fondo Antidiossina onlus, Genitori tarantini, Isde Taranto e Massafra, Legamjonici, LiberiAmo Taranto, Taranto Ricerca Futuro, Taranto Senza Ilva, Tuttamialacitta'.
"Con giustizia per Taranto - sottolineano i promotori della mobilitazione - chiediamo di partecipare alle scelte che riguardano la citta' e pretendiamo che si investa da subito nella riconversione di Taranto e non in quella delle fabbriche inquinanti".
La marcia è cominciata da poco. Il cielo è coperto e a tratti piove, ma questo non ha fermato la mobilitazione dei cittadini (circa un migliaio alla partenza, ma altri, assicurano gli organizzatori dell'iniziativa, si aggiungeranno durante il percorso), che si sono radunati in piazza Marconi, nei pressi dell'ospedale Santissima Annunziata, per iniziare il corteo.
Un corteo variopinto con slogan e striscioni. In uno di questi c'è scritto: "I figli dei Tamburi chiedono giustizia". Tamburi è il nome del quartiere a ridosso dello stabilimento siderurgico, esposto alle polveri di minerali. Appelli a partecipare dal web sono giunti da Fiorella Mannoia e Michele Riondino. Tanti i cartelloni. Su alcuni si leggono queste frasi: "Voglio respirare aria pulita", "Voglio legalita' no al patteggiamento", "Voglio poter aprire le finestre", "Voglio un futuro migliore", "Non voglio ammalarmi", "Non voglio respirare gas", "Non voglio ammalarmi", "Ascoltate la nostra voce" "Maipiu'zitti", "Siamo bambini da salvare". E sono tanti i bambini presenti alla marcia con i propri genitori.
Alla manifestazione hanno aderito anche il leader dei Verdi Angelo Bonelli, il giornalista Pino Aprile, le associazioni No Al Carbone Brindisi, Comitato Stop Veleni-Sicilia, Comitato 5 dicembre-Trieste, Bagnoli Libera, Associazione e Comitato Salute e Vita Salerno e tante associazioni di Taranto come Abfo, Comitato Verita' per Taranto, Federazione Italiana Medici Pediatri, Peacelink, Wwf, Fondo Antidiossina onlus, Genitori tarantini, Isde Taranto e Massafra, Legamjonici, LiberiAmo Taranto, Taranto Ricerca Futuro, Taranto Senza Ilva, Tuttamialacitta'.
"Con giustizia per Taranto - sottolineano i promotori della mobilitazione - chiediamo di partecipare alle scelte che riguardano la citta' e pretendiamo che si investa da subito nella riconversione di Taranto e non in quella delle fabbriche inquinanti".