Sgomberi a Roma, ma non tutti sanno dove andare. Occupanti critici contro il Comune: "Presa in giro"
È in corso lo sgombero di un palazzo occupato alla periferia di Roma, in via Raffaele Costi, zona Tor Cervara. Sul posto stanno intervenendo agenti della Polizia di Stato. È il primo sgombero nella Capitale dopo la circolare del Viminale alle prefetture contro le occupazioni abusive degli immobili
"Se ci cacciano siamo pronti a fare resistenza, a rimanere qui fuori e a rioccupare", dice Abbas, uno degli occupanti. "Abito qui da quasi tre anni e ho quattro figlie". Lo sgombero era previsto il 15 settembre, successivamente anticipato. "Non ci hanno dato il tempo di organizzarci né di trovare un'alternativa". "Hanno trovato una casa popolare solo a due famiglie di italiani. Come faccio con le bambine a dormire in strada? Fa freddo - aggiunge Abbas" ch continua il suo sfogo: "Qui vivevano oltre 270 persone dormendo in otto nelle camere. Ci sono baracche anche sui terrazzi. Il Comune non ci ha trovato nulla, ci ha preso in giro".
Identificazioni
Sono 40 le persone identificate durante lo sgombero dell'immobile occupato di via Raffaele Costi. La loro posizione è al momento al vaglio dell'ufficio immigrazione. Due i pullman della polizia con a bordo gli occupanti che sono da poco partiti diretti all'Ufficio Immigrazione di via Patini. All'interno del palazzo durante lo sgombero sono state trovate e messe in sicurezza bombole di gas.
Medicina solidale
"In questa nuova fase di sgomberi nella Capitale, ma anche in altre città italiane occorre tutelare soprattutto i minori che già vvono una situazione di marginalità e sofferenza. Soprattutto su di loro occorre concentrare il massimo sforzo sia delle istituzioni, che della società civile. Non possiamo permettere che i bambini divengano vittime del sistema due volte. Per questo motivo chiediamo un incontro urgente ai ministri Salvini e Fontana". Così Lucia Ercoli, direttore sanitario dell'associazione Medicina Solidale, che da oltre 15 anni assiste in modo completamente gratuito a Tor Bella Monaca, sotto il Colonnato di San Pietro e in altri 5 ambulatori sociosanitari di strada del Centro Storico e dell'area Sud di Roma Capitale oltre 15 mila cittadini e in condizioni di estrema povertà ed anche immigrati e senza fissa dimora.
La grande protesta
I movimenti per la casa spiegano che il 10 ottobre sarà "grande giornata di lotta con gli obiettivi di riappropriazione che ogni territorio si vorrà dare". "Non intendiamo fare un solo passo indietro e con la nostra composizione meticcia ribadiamo la nostra disponibilità a sostenere l'iniziativa politica contro un governo forte con i deboli e suddito della rendita immobiliare".