Venerazione della Sindone: 2500 i pellegrini in viaggio per Torino
A quarant'anni dalla prima grande ostensione del Dopoguerra, la venerazione straordinaria di questa sera nel Duomo di Torino è "un punto di svolta nell'esperienza della nostra Chiesa e della gente". Lo afferma l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, che della Sindone è il custode pontificio, nel corso dell'anteprima per la stampa della contemplazione riservata a 2.500 giovani delle diocesi di Piemonte e Valle d'Aosta
Parlando ai giornalisti, monsignor Cesare Nosiglia ha ricordato che "la prima immagine fotografica della Sindone, realizzata da Secondo Pia, compie 120 anni. Da allora il Telo è stato sottoposto a indagini di ogni genere; ed è stato oggetto di polemiche, strumento di strategie editoriali e pubblicitarie, anche in campo scientifico, lontanissime dalla vera ricerca e dai suoi obiettivi". La Sindone però, prosegue il custode pontificio del Telo, "ha rappresentato anche il terreno di confronto e di incontro, serio e rispettoso, per tanti scienziati che, ciascuno dalle proprie posizioni, hanno lavorato insieme e contribuito a conoscere meglio il Telo".
"La modalità di esposizione scelta per questo momento - sottolinea - è completamente nuova". Alla cappella sottostante la Tribuna Reale della Cattedrale, alla sinistra dell'altare maggiore, i giovani accederanno al termine di un percorso "pensato per evocare l'intera esperienza di un pellegrinaggio del corpo e dell'anima" attraverso i cinque sensi.
All'ingresso della cattedrale il profumo dell'incenso e la pietra rievocano il sepolcro; un video offre poi ai giovani un viaggio di immagini attraverso la passione e la morte di Cristo. Lungo la navata laterale della chiesa si passa davanti alla cappella dedicata al beato Pier Giorgio Frassati e, infine, si arriva alla Sindone, in posizione verticale, percorrendo una passerella sopraelevata. Il motto di questa venerazione è "L'Amore lascia il segno" e "potrebbe diventare una password - conclude monsignor Nosiglia - che permette ad ogni giovane di avere la chiave di accesso personale alle informazioni più importanti per la propria vita che la Sindone gli offre".
"La modalità di esposizione scelta per questo momento - sottolinea - è completamente nuova". Alla cappella sottostante la Tribuna Reale della Cattedrale, alla sinistra dell'altare maggiore, i giovani accederanno al termine di un percorso "pensato per evocare l'intera esperienza di un pellegrinaggio del corpo e dell'anima" attraverso i cinque sensi.
All'ingresso della cattedrale il profumo dell'incenso e la pietra rievocano il sepolcro; un video offre poi ai giovani un viaggio di immagini attraverso la passione e la morte di Cristo. Lungo la navata laterale della chiesa si passa davanti alla cappella dedicata al beato Pier Giorgio Frassati e, infine, si arriva alla Sindone, in posizione verticale, percorrendo una passerella sopraelevata. Il motto di questa venerazione è "L'Amore lascia il segno" e "potrebbe diventare una password - conclude monsignor Nosiglia - che permette ad ogni giovane di avere la chiave di accesso personale alle informazioni più importanti per la propria vita che la Sindone gli offre".