Pensionato decapitato nei boschi, il mistero della testa mai trovata
di Giuseppe La Venia
Si cerca da 11 giorni la testa di Albano Crocco, il pensionato ucciso e decapitato nei boschi di Lumarzo (Chiavari) l'11 ottobre. Crocco, quella mattina, era uscito di casa per andare a cercare funghi e doveva rientrare alle 13. Non vedendolo tornare la moglie aveva chiamato i soccorsi. Unico iscritto nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio pluriaggravato e sottrazione e soppressione di cadavere, è Claudio Borgarelli, nipote della vittima. L'uomo abita proprio dove Crocco ha lasciato la macchina e in passato avevano avuto dei dissapori, tanto da non parlarsi più. "Se è stato lui - dice la figlia di Crocco- sarà un doppio dolore, oltre che cugini eravamo amici". Borgarelli, infermiere del San Martino, si dichiara innocente.