Regno Unito, governo concede a Babbo Natale di non indossare la mascherina
Downing Street salva Santa Claus ma non i vip...
Il governo britannico ha deciso di non rovinare il Natale ai bambini. Un portavoce di Downing Street ha annunciato che tra le linee guida varate in vista delle celebrazioni, c'è quella che esenta Babbo Natale, che si tratti di figuranti o di genitori, dall'uso della mascherina. I piccoli dovranno però restare a distanza, rinunciando per esempio alla magia di sedersi sulle ginocchia di Santa Claus o toccargli l'iconica barba.
La questione "pub"
Tra le minuziose regole natalizie, è stato annunciato inoltre che i pub saranno autorizzati al servizio al tavolo - previsto per il dopo lockdown nella zone dell'Inghilterra destinate a essere soggette all'allerta gialla o arancione, ma non rossa - a patto che siano in grado di offrire ai clienti, oltre alla birra e agli altri alcolici, anche solo uno Scotch egg: ossia l'uovo impanato tipico della tradizione britannica.
Al di là di queste concessioni, il governo di Boris Johnson insiste del resto sulla necessità di un sistema di restrizioni locali severe anche per il dopo confinamento, durante e oltre il mese di dicembre. Mentre il portavoce di Downing Street rifiuta d'escludere la prospettiva di un terzo lockdown nazionale all'inizio dell'anno nuovo - come già aveva fatto ieri il ministro degli Esteri, Dominic Raab - laddove il rilassamento delle regole dovesse rivelarsi eccessivo da parte della gente e innescare una nuova impennata di contagi.
La frecciatina ai vip
Le regole e le restrizioni anti Covid, fissate anche in vista dell'annunciato rilassamento parziale di Natale, valgono per tutti nel Regno Unito, inclusi i vip dello show business. E' l'avvertimento lanciato direttamente da un portavoce di Downing Street nei confronti della sfida pubblica ai divieti lanciata fra gli altri dal fronte anti-lockdown da due celebrità assai popolari oltremanica: la cantante Rita Ora e l'attore Laurence Fox.
La prima ha annunciato di voler dare una festa di compleanno in piena regola in un ristorante, in barba alle indicazioni della autorità sanitarie. Il secondo di sentirsi libero di invitare a pranzo o a cena a casa sua "un vasto gruppo" di amici. Il primo ministro Boris Johnson "ha già chiarito che le regole valgono per tutti nel Paese e che bisogna rispettarle per ridurre la diffusione del virus", ha replicato loro il portavoce, aggiungendo che "è importante che ciascuno dia l'esempio nella società", ma ricordando pure che "spetta alla polizia" intervenire in caso di violazioni.
Intanto il governo locale a guida laburista del Galles - che da fine ottobre aveva adottato una strategia diversa da quella imposta dall'esecutivo centrale Tory in Inghilterra, con un lockdown anticipato, ma limitato a due settimane contro 4 - ha dovuto annunciare una nuova stretta sullo sfondo di un trend di contagi tornato a essere superiore rispetto alla maggiore nazione del Regno. E ha deciso un coprifuoco alle 18 per i pub, autorizzati a riaprire appena pochi giorni fa.
La questione "pub"
Tra le minuziose regole natalizie, è stato annunciato inoltre che i pub saranno autorizzati al servizio al tavolo - previsto per il dopo lockdown nella zone dell'Inghilterra destinate a essere soggette all'allerta gialla o arancione, ma non rossa - a patto che siano in grado di offrire ai clienti, oltre alla birra e agli altri alcolici, anche solo uno Scotch egg: ossia l'uovo impanato tipico della tradizione britannica.
Al di là di queste concessioni, il governo di Boris Johnson insiste del resto sulla necessità di un sistema di restrizioni locali severe anche per il dopo confinamento, durante e oltre il mese di dicembre. Mentre il portavoce di Downing Street rifiuta d'escludere la prospettiva di un terzo lockdown nazionale all'inizio dell'anno nuovo - come già aveva fatto ieri il ministro degli Esteri, Dominic Raab - laddove il rilassamento delle regole dovesse rivelarsi eccessivo da parte della gente e innescare una nuova impennata di contagi.
La frecciatina ai vip
Le regole e le restrizioni anti Covid, fissate anche in vista dell'annunciato rilassamento parziale di Natale, valgono per tutti nel Regno Unito, inclusi i vip dello show business. E' l'avvertimento lanciato direttamente da un portavoce di Downing Street nei confronti della sfida pubblica ai divieti lanciata fra gli altri dal fronte anti-lockdown da due celebrità assai popolari oltremanica: la cantante Rita Ora e l'attore Laurence Fox.
La prima ha annunciato di voler dare una festa di compleanno in piena regola in un ristorante, in barba alle indicazioni della autorità sanitarie. Il secondo di sentirsi libero di invitare a pranzo o a cena a casa sua "un vasto gruppo" di amici. Il primo ministro Boris Johnson "ha già chiarito che le regole valgono per tutti nel Paese e che bisogna rispettarle per ridurre la diffusione del virus", ha replicato loro il portavoce, aggiungendo che "è importante che ciascuno dia l'esempio nella società", ma ricordando pure che "spetta alla polizia" intervenire in caso di violazioni.
Intanto il governo locale a guida laburista del Galles - che da fine ottobre aveva adottato una strategia diversa da quella imposta dall'esecutivo centrale Tory in Inghilterra, con un lockdown anticipato, ma limitato a due settimane contro 4 - ha dovuto annunciare una nuova stretta sullo sfondo di un trend di contagi tornato a essere superiore rispetto alla maggiore nazione del Regno. E ha deciso un coprifuoco alle 18 per i pub, autorizzati a riaprire appena pochi giorni fa.