Il wc d'oro di Cattelan al Guggenheim di New York. Si chiama 'America" e si può usare normalmente
Il wc d'oro di Maurizio Cattelan esposto al Guggenheim di New York
Una tazza del bagno interamente ricoperta d'oro a 18 carati. È l'ultima creazione di Maurizio Cattelan che, a quattro anni dall'annuncio del ritiro, torna sulla scena artistica con un'opera destinata a far discutere. Il wc d'oro, completamente funzionante, ha sostituito un comune gabinetto in ceramica di uno dei bagni unisex del Guggenheim di New York, offrendo ai visitatori l'"opportunità unica e intima di ritrovarsi faccia a faccia con l'arte", peraltro a costo zero. Per accedere al bagno infatti basta esibire il biglietto di ingresso.
L'opera, intitolata "America", è ispirata alla disuguaglianza economica, come ha spiegato l'artista milanese, e chiude un ciclo avviato dalla "Fontana" dadaista di Marcel Duchamp del 1917 cui ha fatto seguito la "Merda d'artista" di Piero Manzoni del 1961. "America" resterà nel museo fino a quando un appassionato non la acquisterà per la "gioia" degli addetti alle pulizie, costretti a usare prodotti particolari per non alterarne la brillantezza, e dei custodi attenti a vigilare che i visitatori non cedano alla tentazione di portare via un souvenir.
L'opera, intitolata "America", è ispirata alla disuguaglianza economica, come ha spiegato l'artista milanese, e chiude un ciclo avviato dalla "Fontana" dadaista di Marcel Duchamp del 1917 cui ha fatto seguito la "Merda d'artista" di Piero Manzoni del 1961. "America" resterà nel museo fino a quando un appassionato non la acquisterà per la "gioia" degli addetti alle pulizie, costretti a usare prodotti particolari per non alterarne la brillantezza, e dei custodi attenti a vigilare che i visitatori non cedano alla tentazione di portare via un souvenir.