Migliaia di galassie (mai viste) in un solo scatto
La foto è stata realizzata dagli astronomi del progetto NASA/ESA Hubble Space Telescope nell'ambito del progetto "Buffalo" che mira a mappare le zone più remote e inesplorate dell'Universo
Migliaia di galassie in un solo scatto, come non si erano mai viste prima. Questa nuova e suggestiva immagine è stata realizzata nell'ambito del progetto NASA/ESA Hubble Space Telescope denominato Buffalo (Beyond Ultra-deep Frontier Fields And Legacy Observations), condotto dall'Università di Durham in collaborazione con il Niels Bohr Institute danese e che mira ad ampliare la mappatura di regioni dell'Universo in gran parte inesplorate.
Al centro dello scatto, "in primo piano", sono ben visibili centinaia di luminose galassie che compongono il famoso cluster Abell 370, distante 4 miliardi di anni luce dalla Terra. Dietro di lui, a 5 miliardi di anni luce, si scorgono per la prima volta migliaia di galassie remote, che non appartengono ad Abell 370 ma che grazie ad esso riusciamo a vedere.
L'imponente massa del cluster, infatti, frapposta tra noi e le galassie più remote, agisce come una sorta di telescopio naturale grazie all'effetto "lente gravitazionale", che ne amplifica dimensioni e luminosità.
La prova più evidente di questo effetto, teorizzato da Einstein nella Relatività generale, è ben visibile nella "striscia" luminosa presente al centro della foto. Nota come "il Drago", questa figura è il risultato della deformazione ottica di una galassia a spirale presente dietro il cluster il quale, con la sua massa, riesce a deviare la luce della galassia lungo il tragitto verso la Terra.
Al centro dello scatto, "in primo piano", sono ben visibili centinaia di luminose galassie che compongono il famoso cluster Abell 370, distante 4 miliardi di anni luce dalla Terra. Dietro di lui, a 5 miliardi di anni luce, si scorgono per la prima volta migliaia di galassie remote, che non appartengono ad Abell 370 ma che grazie ad esso riusciamo a vedere.
L'imponente massa del cluster, infatti, frapposta tra noi e le galassie più remote, agisce come una sorta di telescopio naturale grazie all'effetto "lente gravitazionale", che ne amplifica dimensioni e luminosità.
La prova più evidente di questo effetto, teorizzato da Einstein nella Relatività generale, è ben visibile nella "striscia" luminosa presente al centro della foto. Nota come "il Drago", questa figura è il risultato della deformazione ottica di una galassia a spirale presente dietro il cluster il quale, con la sua massa, riesce a deviare la luce della galassia lungo il tragitto verso la Terra.