La pandemia cancella i Mercatini di Natale. Le piazze di ieri e quelle di oggi
Le piazze spoglie, senza le tradizionali bancarelle natalizie, nelle città europee
Niente bancarelle affollate, né degustazioni di vin brulè caldo e pan di zenzero, niente ninnoli da appendere all'albero, né sciarpe fatte a mano da regalare. Le piazze europee quest'anno sono spoglie senza i tradizionali mercatini di Natale, molto diffusi in Germania e nei paesi vicini, caduti sotto la falce del Covid.
A novembre mentre i nuovi casi di coronavirus aumentavano vertiginosamente sono scattate restrizioni che saranno solo parzialmente allentate nei prossimi giorni dove la situazione è in miglioramento. Ma il vivace Christkindlesmarkt di Norimberga, uno dei mercati più famosi della Germania è stato annullato. La stessa sorte è toccata anche a quelli di Francoforte, Dortmund e della maggior parte delle piazze di Berlino. Non ci saranno, in Francia, le oltre trecento bancarelle del mercatino di Natale di Strasburgo e lo stesso accadrà in Belgio.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha lanciato nuovamente un appello ai tedeschi affinché aderiscano alle restrizioni per contrastare la diffusione del coronavirus all'inizio del periodo natalizio, dicendo ai suoi compatrioti che "ne varrà la pena". I leader federali e statali hanno deciso di estendere un lockdown parziale iniziato il 2 novembre almeno fino al 20 dicembre e di inasprire alcune restrizioni. Finora le misure sono riuscite ad arrestare l'aumento di nuovi casi, ma non a ridurli in modo significativo.
Nel frattempo però sono state accese le luci di Natale nel famoso viale dello shopping Kurfurstendamm di Berlino e lungo gli Champs Elysees di Parigi. Gradualmente riapriranno i negozi che proveranno a rientrare delle enormi perdite di quest'anno. Nella capitale belga Bruxelles un albero di Natale alto 18 metri è stato illuminato al centro della Grand Place, la piazza principale della città. Con il presepe, sarà l'unico evento natalizio previsto. Per decorarlo sono stati usati un chilometro di decorazioni e 250 luci a forma di fiore - simbolo di rinascita.
A novembre mentre i nuovi casi di coronavirus aumentavano vertiginosamente sono scattate restrizioni che saranno solo parzialmente allentate nei prossimi giorni dove la situazione è in miglioramento. Ma il vivace Christkindlesmarkt di Norimberga, uno dei mercati più famosi della Germania è stato annullato. La stessa sorte è toccata anche a quelli di Francoforte, Dortmund e della maggior parte delle piazze di Berlino. Non ci saranno, in Francia, le oltre trecento bancarelle del mercatino di Natale di Strasburgo e lo stesso accadrà in Belgio.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha lanciato nuovamente un appello ai tedeschi affinché aderiscano alle restrizioni per contrastare la diffusione del coronavirus all'inizio del periodo natalizio, dicendo ai suoi compatrioti che "ne varrà la pena". I leader federali e statali hanno deciso di estendere un lockdown parziale iniziato il 2 novembre almeno fino al 20 dicembre e di inasprire alcune restrizioni. Finora le misure sono riuscite ad arrestare l'aumento di nuovi casi, ma non a ridurli in modo significativo.
Nel frattempo però sono state accese le luci di Natale nel famoso viale dello shopping Kurfurstendamm di Berlino e lungo gli Champs Elysees di Parigi. Gradualmente riapriranno i negozi che proveranno a rientrare delle enormi perdite di quest'anno. Nella capitale belga Bruxelles un albero di Natale alto 18 metri è stato illuminato al centro della Grand Place, la piazza principale della città. Con il presepe, sarà l'unico evento natalizio previsto. Per decorarlo sono stati usati un chilometro di decorazioni e 250 luci a forma di fiore - simbolo di rinascita.