Coltelli fucsia di ceramica e bottiglie molotov: le foto del furgone dei terroristi di Londra
I retroscena dell'attentato rivelati dalla polizia britannica
I tre terroristi che hanno ucciso otto persone nell'attacco a London Bridge avevano inizialmente cercato di noleggiare un camion di 7,5 tonnellate. Lo ha riferito l'unità anti-terrorismo della capitale britannica. Se il piano iniziale fosse andato a buon fine, è stato spiegato,"l'effetto sarebbe stato ancora peggiore".
Il comandante Dean Haydon ha anche rivelato che l'accoltellamento al Borough Market, seguito all'investimento sul London Bridge, è stato compiuto con coltelli fucsia di ceramica. Haydon ha ricostruito le violenze spiegando che Khuram Butt, britannico di origine pakistana, ritenuto il capobanda, aveva tentato di affittare un camion da 7,5 tonnellate ma non era riuscito a pagare, non è chiaro se perché non aveva la necessaria patente di guida.
Poco prima delle 19, aveva ricevuto un sms in cui veniva confermato invece l'affitto del van Renault. Intorno alle 19,30, il van veniva prelevato. Alle 20.38 l'arrivo sul London Bridge, percorso per due volte prima di travolgere i pedoni alla terza.
Alla guida sarebbe stato Butt, mentre Youssef Zaghba e Rachid Redouane sarebbero stati a bordo. Tre persone sono state uccise. Poi i tre hanno abbandonato il veicolo e attaccato le persone nei locali del vicino Borough Market. Tutti erano armati con coltelli di ceramica fucsia di 30 centimetri, legati ai polsi con lacci di pelle avvolti al manico. Inoltre, indossavano false cinture esplosive costruite con bottiglie di plastica avvolte in nastro adesivo. Otto minuti dopo che la polizia è stata allertata, gli agenti sono arrivati e hanno sparato 46 volte, uccidendo i tre assalitori.
Nel retro del furgone, gli investigatori hanno trovato più di 10 bottiglie molotov, e due fiamme ossidriche forse destinate ad accenderle in un previsto ulteriore attacco. "Erano ancora vicini al van, c'è la possibilità che potessero tornarvi", ha affermato il comandante. Inoltre, a bordo c'erano anche sedie da ufficio, una valigia e due sacchi di ghiaia, forse caricati per aggiungere peso o come copertura per le loro attività. La casa di Redouane, a Barking, era il rifugio-base dei tre, dove erano stati preparati il piano e l'attentato.
Nella casa è stata trovata una copia in lingua inglese del Corano, lasciata aperta a una pagina che descriveva il martirio, così come altri materiali legati all'attacco. Hayden ha anche sottolineato che dallo scorso sabato gli investigatori hanno raccolto 262 dichiarazioni di persone provenienti da 19 Paesi.
Il comandante Dean Haydon ha anche rivelato che l'accoltellamento al Borough Market, seguito all'investimento sul London Bridge, è stato compiuto con coltelli fucsia di ceramica. Haydon ha ricostruito le violenze spiegando che Khuram Butt, britannico di origine pakistana, ritenuto il capobanda, aveva tentato di affittare un camion da 7,5 tonnellate ma non era riuscito a pagare, non è chiaro se perché non aveva la necessaria patente di guida.
Poco prima delle 19, aveva ricevuto un sms in cui veniva confermato invece l'affitto del van Renault. Intorno alle 19,30, il van veniva prelevato. Alle 20.38 l'arrivo sul London Bridge, percorso per due volte prima di travolgere i pedoni alla terza.
Alla guida sarebbe stato Butt, mentre Youssef Zaghba e Rachid Redouane sarebbero stati a bordo. Tre persone sono state uccise. Poi i tre hanno abbandonato il veicolo e attaccato le persone nei locali del vicino Borough Market. Tutti erano armati con coltelli di ceramica fucsia di 30 centimetri, legati ai polsi con lacci di pelle avvolti al manico. Inoltre, indossavano false cinture esplosive costruite con bottiglie di plastica avvolte in nastro adesivo. Otto minuti dopo che la polizia è stata allertata, gli agenti sono arrivati e hanno sparato 46 volte, uccidendo i tre assalitori.
Nel retro del furgone, gli investigatori hanno trovato più di 10 bottiglie molotov, e due fiamme ossidriche forse destinate ad accenderle in un previsto ulteriore attacco. "Erano ancora vicini al van, c'è la possibilità che potessero tornarvi", ha affermato il comandante. Inoltre, a bordo c'erano anche sedie da ufficio, una valigia e due sacchi di ghiaia, forse caricati per aggiungere peso o come copertura per le loro attività. La casa di Redouane, a Barking, era il rifugio-base dei tre, dove erano stati preparati il piano e l'attentato.
Nella casa è stata trovata una copia in lingua inglese del Corano, lasciata aperta a una pagina che descriveva il martirio, così come altri materiali legati all'attacco. Hayden ha anche sottolineato che dallo scorso sabato gli investigatori hanno raccolto 262 dichiarazioni di persone provenienti da 19 Paesi.