Il discorso di re Harald V: "Gay, immigrati: siamo tutti norvegesi"
Le parole del sovrano norvegese conquistano e commuovono la Rete
"È norvegese chi viene dal nord, dal centro e dal sud della Norvegia. Sono norvegesi anche gli immigrati da Afghanistan, Pakistan, Polonia, Svezia, Somalia e Siria. Non è sempre facile dire da dove arriviamo, a quale nazionalità apparteniamo. La casa è dove si trova il cuore e questo non può essere sempre messo tra confini di un Paese. I Norvegesi sono ragazze che amano ragazze, ragazzi che amano ragazzi e ragazzi e ragazze che si amano a vicenda. I Norvegesi credono in Dio, in Allah, in tutto e in niente. Sei Norvegese. Siamo Norvegesi. La mia più grande speranza per la Norvegia, cara patria, è che possiamo prenderci cura gli uni degli altri, che possiamo rafforzare questa nazione con la fiducia, la solidarietà e la generosità" e "che ognuno sia consapevole che siamo un solo popolo nonostante le differenza tra noi, e che la Norvegia è una e unita".
È il discorso che re Harald V, il 79enne amatissimo sovrano di Norvegia, ha rivolto ai sudditi dal giardino del palazzo reale nel cuore di Oslo, il primo settembre scorso, ma che ha sorpreso e commosso tanto da diventare virale sul web.
Il "discorso del re", per citare il film premio Oscar di Tom Hooper, ha insistito in particolar modo sul tema dell'immigrazione. Re Harald ha ricordato come anche i suoi nonni fossero arrivati in Norvegia dalla Danimarca e dall'Inghilterra.
È il discorso che re Harald V, il 79enne amatissimo sovrano di Norvegia, ha rivolto ai sudditi dal giardino del palazzo reale nel cuore di Oslo, il primo settembre scorso, ma che ha sorpreso e commosso tanto da diventare virale sul web.
Il "discorso del re", per citare il film premio Oscar di Tom Hooper, ha insistito in particolar modo sul tema dell'immigrazione. Re Harald ha ricordato come anche i suoi nonni fossero arrivati in Norvegia dalla Danimarca e dall'Inghilterra.