Bomba d'acqua e tromba d'aria: flagellati alcuni comuni della città metropolitana di Catania
Una bomba d'acqua si è abbattuta nel pomeriggio tra Scordia e Ramacca colpendo i centri agricoli della Piana di Catania. In particolare, a Ramacca la tromba d'aria ha scoperchiato il tetto di una casa di riposo che ospitava diversi anziani. Gli ospiti della struttura sono stati evacuati
Una bomba d'acqua e una tromba d'aria hanno flagellato alcuni comuni della Piana di Catania. In particolare si tratta dei centri agricoli di Scordia e Ramacca.
Sono stati circa 30 gli interventi dei Vigili del Fuoco che, a vario titolo, hanno dovuto far fronte a tetti divelti, alberi abbattuti e allagamenti che, tra l'altro, hanno richiesto il coinvolgimento di squadre di sommozzatori. Maggiore attenzione è stata riposta nella casa di riposo in via Eryke, nel comune di Ramacca, quando le raffiche di vento hanno scoperchiamo il tetto della struttura. Gli ospiti sono stati tratti prontamente in salvo e nessuno è rimasto ferito. Nello stesso centro urbano, la furia della tromba d'aria ha sollevato la pavimentazione di alcune strade.
Nel centro di Scordia diverse persone sono state tratte in salvo. Una donna è rimasta intrappolata all'interno della sua auto e un anziano era riuscito a liberarsi salendo sul tetto della propria vettura. Altre persone si sono ritrovate in circostanze analoghe, intrappolati da vorticosi torrenti di acqua e fango. Danni si sono registrati anche nell'Acese.
Dopo Palermo, questa volta è toccato ad alcuni comuni della città metropolitana di Catania fare i conti con un maltempo violento e improvviso. Dopo le drammatiche immagini dei giorni scorsi, la capitale siciliana sta tornando alla normalità. Sono state riaperte tutte e due le carreggiate di viale Regione Siciliana e i lavori di rimozione delle auto, delle tonnellate di fango e di pulitura della sede stradale sono quasi ultimati. Sulla bomba d'acqua di Palermo, da Barletta, è intervenuto il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, sottolineando che è "stato un evento straordinario, eccezionale, non previsto né prevedibile e non osservato, perché nel nostro Paese va completata la rete dei radar meteo".
Sono stati circa 30 gli interventi dei Vigili del Fuoco che, a vario titolo, hanno dovuto far fronte a tetti divelti, alberi abbattuti e allagamenti che, tra l'altro, hanno richiesto il coinvolgimento di squadre di sommozzatori. Maggiore attenzione è stata riposta nella casa di riposo in via Eryke, nel comune di Ramacca, quando le raffiche di vento hanno scoperchiamo il tetto della struttura. Gli ospiti sono stati tratti prontamente in salvo e nessuno è rimasto ferito. Nello stesso centro urbano, la furia della tromba d'aria ha sollevato la pavimentazione di alcune strade.
Nel centro di Scordia diverse persone sono state tratte in salvo. Una donna è rimasta intrappolata all'interno della sua auto e un anziano era riuscito a liberarsi salendo sul tetto della propria vettura. Altre persone si sono ritrovate in circostanze analoghe, intrappolati da vorticosi torrenti di acqua e fango. Danni si sono registrati anche nell'Acese.
Dopo Palermo, questa volta è toccato ad alcuni comuni della città metropolitana di Catania fare i conti con un maltempo violento e improvviso. Dopo le drammatiche immagini dei giorni scorsi, la capitale siciliana sta tornando alla normalità. Sono state riaperte tutte e due le carreggiate di viale Regione Siciliana e i lavori di rimozione delle auto, delle tonnellate di fango e di pulitura della sede stradale sono quasi ultimati. Sulla bomba d'acqua di Palermo, da Barletta, è intervenuto il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, sottolineando che è "stato un evento straordinario, eccezionale, non previsto né prevedibile e non osservato, perché nel nostro Paese va completata la rete dei radar meteo".