Paolo Conte compie 80 anni sotto le stelle del jazz
Il cantautore e poeta ha firmato alcuni tra i brani più belli e amati della musica italiana
Il cantore della provincia e del suo immaginario, il cantautore dandy senza messaggio, il poeta che ha cantato l'amore al ritmo del jazz e della milonga, fisarmonica, piano, vibrafono, sax e kazoo compie ottant'anni. Nato il 6 gennaio del 1937 ad Asti, Paolo Conte ha firmato alcuni tra i brani più belli e amati della musica italiana come La coppia più bella del mondo, Azzurro, Insieme a te non ci sto piu, Messico e nuvole, Genova per noi e Onda su onda. E ancora Via con me, Wanda, La topolino amaranto, Bartali, Sotto le stelle del jazz.
Nel 1974 pubblica il primo album, intitolato Paolo Conte, come pure il secondo, del 1975. Al 1979 risale il disco "Un gelato al limon". Dopo Paris Milonga (1981, che contiene "Via con me") e Appunti di viaggio (1982), è "Paolo Conte" uscito nel 1984 per la CGD, con canzoni come "Sotto le stelle del jazz", "Gli impermeabili" e "Come mi vuoi?" che gli apre le porte del mercato francese. Nel 1987 esce Aguaplano (1987), nel 1990 Parole d'amore scritte a macchina, nel 1992 Novecento, nel 1995 Faccia in prestito. Nel 2000 è la volta del progetto Razmataz (2000), un musical ambientato nella Parigi degli anni '20, in cd, dvd, libro.
Dopo Reveries, nel 2004 arriva Elegia. Nel 2008 esce un nuovo album, Psiche. Contemporaneamente viene ubblicato Paolo Conte Plays Jazz. Nel 2010 esce "Nelson", mentre nel 2011 "Gong-Oh!". Un nuovo album di Conte arriva nell'ottobre del 2014, Snob, seguito due anni dopo dal disco strumentale Amazing Game.
Voce rauca, sporca, e cultura piemontese-francofona, Conte è anche avvocato, disegnatore, accanito enigmista, lettore di thriller scandinavi che dimentica subito, appassionato di poeti come Gozzano, Caproni e Sbarbaro. Ha detto di sè: "Ci sono tre categorie di persone che un pochino si somigliano: l'intellettuale, lo snob e il dandy, a cui mi illudo di appartenere. Il dandy è uno che cerca la bellezza in profondità senza assolutamente tirarsela, come si dice oggi: cosa che fa piuttosto lo snob, che è un parvenu, mentre il dandy è proprio sostanza, è vero".
Intervista a Paolo Conte (di Fausto Pellegrini)
Nel 1974 pubblica il primo album, intitolato Paolo Conte, come pure il secondo, del 1975. Al 1979 risale il disco "Un gelato al limon". Dopo Paris Milonga (1981, che contiene "Via con me") e Appunti di viaggio (1982), è "Paolo Conte" uscito nel 1984 per la CGD, con canzoni come "Sotto le stelle del jazz", "Gli impermeabili" e "Come mi vuoi?" che gli apre le porte del mercato francese. Nel 1987 esce Aguaplano (1987), nel 1990 Parole d'amore scritte a macchina, nel 1992 Novecento, nel 1995 Faccia in prestito. Nel 2000 è la volta del progetto Razmataz (2000), un musical ambientato nella Parigi degli anni '20, in cd, dvd, libro.
Dopo Reveries, nel 2004 arriva Elegia. Nel 2008 esce un nuovo album, Psiche. Contemporaneamente viene ubblicato Paolo Conte Plays Jazz. Nel 2010 esce "Nelson", mentre nel 2011 "Gong-Oh!". Un nuovo album di Conte arriva nell'ottobre del 2014, Snob, seguito due anni dopo dal disco strumentale Amazing Game.
Voce rauca, sporca, e cultura piemontese-francofona, Conte è anche avvocato, disegnatore, accanito enigmista, lettore di thriller scandinavi che dimentica subito, appassionato di poeti come Gozzano, Caproni e Sbarbaro. Ha detto di sè: "Ci sono tre categorie di persone che un pochino si somigliano: l'intellettuale, lo snob e il dandy, a cui mi illudo di appartenere. Il dandy è uno che cerca la bellezza in profondità senza assolutamente tirarsela, come si dice oggi: cosa che fa piuttosto lo snob, che è un parvenu, mentre il dandy è proprio sostanza, è vero".
Intervista a Paolo Conte (di Fausto Pellegrini)