Ghiacciaio in Himalaya. Il satellite fotografa il momento della frana. Ancora incertezza sulle cause
Pool internazionale di scienziati al lavoro sulla dinamica della disastrosa valanga sul Nanda Devi che ha prodotto le inondazioni nella valle di Tapovan nello Stato settentrionale indiano dell'Uttarakhand.
La scia di polvere che si vede nell'immagine satellitare, in alto a destra, induce gli scienziati a pensare che sia stata una frana e una valanga la causa più probabile delle inondazioni lungo il fiume Dhauliganga che hanno travolto la valle e il cantiere di Tapovan dove sono rimasti intrappolati gli operai piuttosto che il crollo del ghiacciaio come inizialmente sospettato.
Lo spiega Mohammad Farooq Azam, scienziato dei ghiacciai presso l'Indian Institute of Technology di Indore che sta lavorando con un gruppo di esperti internazionali per studiare il disastro. Secondo Azam la scia di polvere si è generata quando la massa di rocce, massi, ghiaccio e neve si è schiantata giù dalle pendici quasi verticali della montagna per circa due 2 chilometri.
Ciò che non è ancora chiaro è la sequenza degli eventi: se la frana abbia indotto una valanga di ghiaccio e detriti, o se la caduta del ghiaccio abbia provocato la frana. Ora gli scienziati stanno cercando di capire se il calore prodotto durante questo incidente a causa dell'attrito sia stato sufficiente a sciogliere la neve e il ghiaccio per provocare l'inondazione.
Ieri il quotidiano The Hindu, scriveva che geologi e glaciologi indiani convergono sull'ipotesi che la causa prima della disastrosa alluvione sia stato uno smottamento, che avrebbe trascinato in basso il ghiacciaio. Sharat Chandra, direttore della Central Water Commission, l'istituto di ricerca di Delhi che sta studiando le cause del disastro, ha dichiarato al quotidiano: "Ci vorrà tempo per verificare la causa della tragedia. i crolli dei ghiacciai si verificano abitualmente per la presenza di uno o più laghi sotto il ghiaccio", mentre "le rilevazioni satellitari e quelle di Google Earth non mostrano tracce di laghi di questo tipo nell'area", ha aggiunto Chandra. Secondo il funzionario, "occorrono ulteriori analisi, resoconti accurati sulle condizioni climatiche e dati per confermare che si sia trattato del
cedimento del ghiacciaio".