Cavalli tra le fiamme, a San Bartolome in Spagna è tempo di Luminarias
La tradizionale festa in onore di Sant'Antonio Abate resiste anche alle proteste degli animalisti
Il rumore degli zoccoli di decine di cavalli lanciati al galoppo attraverso i falò accesi nel reticolo di vicoli stretti e acciottolati di un villaggio tra le colline a nord ovest di Madrid. Potrebbe essere una scena tratta da un film sul Medioevo, ma a San Bartolome de Pinares, il festival Luminarias si svolge ogni anno alla vigilia del giorno di festa in cui si celebrea Sant'Antonio Abate, il santo patrono degli animali.
La tradizione cattolica risale a molti secoli fa quando una epidemia seminò la morte nel villaggio uccidendo molti animali. Secondo la tradizione il fumo sprigionato da questi falò purificherebbe i cavalli proteggendoli per tutto l'anno. Il festival, a cui partecipano circa 100 cavalli, attira molti visitatori che in questa occasione riempiono un paese la cui popolazione nel corso degli anni è andata quasi scomparendo.
La maggior parte di coloro che partecipano al festival vive fuori dal villaggio e ormai non ha più bisogno dei cavalli per il proprio lavoro. Ma la tradizione resiste anche alle proteste degli animalisti. Dopo aver ricevuto la benedizione, i cavalli iniziano a galoppare attraverso un percorso disseminato di falò, a volte scivolano sulle pietre acciottolate e sfiorano il pubblico che si assiepa lungo le strette vie del paese. I gruppi che lottano per i diritti degli animali criticano la tradizione sostenendo che è stressante per il animali e può provocare ferite o ustioni. Ma i fantini dicono di prendere tutte le misure necessarie per assicurarsi che i cavalli non si facciano del male. Il rischio maggiore è che le criniere e le code prendano fuoco e a questo scopo, dicono, le criniere vengono intrecciate e le cose avvolte strettamente. Il festival è un'attrazione soprattutto per i fotografi affascinati dall'immagine dei cavalli che saltano attraverso le fiamme.