Everest affollato e maledetto: altri 2 scalatori morti, 10 in una settimana
Presa d'assalto la montagna più alta al mondo, dove si creano veri e propri ingorghi: due ore di attesa sopra gli 8 mila metri di altezza per arrivare in vetta
La morte di un alpinista irlandese e di uno britannico sul monte Everest in Nepal ha portato il bilancio dei deceduti, nell'ultima settimana sulla vetta più alta del mondo, a 10. Lo hanno comunicato gli organizzatori delle spedizioni a cui hanno partecipato i due escursionisti.
"Un alpinista britannico è arrivato in vetta questa mattina, ma è crollato ed è morto solo 150 metri più giù", ha dichiarato Murari Sharma di Everest Parivar Expedition. Un altro organizzatore di spedizione ha confermato, su Facebook, la morte dell'uomo irlandese venerdì sul versante tibetano della montagna.
La foto della cima dell'Everest affollata da oltre 300 scalatori in fila uno dietro l'altro, postata tre giorni fa su Instagram da Nirmal Purja e diventata subito virale, ha scatenato dure polemiche sul rischio che gli alpinisti corrono proprio a causa del 'traffico' ad alta quota. Nell'ultima settimana gli scalatori sono morti proprio a causa di malori dovuti all'altitudine nel mese più popolare per affrontare il tetto delmondo ma che ha concesso poche giornate di bel tempo.
"Un alpinista britannico è arrivato in vetta questa mattina, ma è crollato ed è morto solo 150 metri più giù", ha dichiarato Murari Sharma di Everest Parivar Expedition. Un altro organizzatore di spedizione ha confermato, su Facebook, la morte dell'uomo irlandese venerdì sul versante tibetano della montagna.
La foto della cima dell'Everest affollata da oltre 300 scalatori in fila uno dietro l'altro, postata tre giorni fa su Instagram da Nirmal Purja e diventata subito virale, ha scatenato dure polemiche sul rischio che gli alpinisti corrono proprio a causa del 'traffico' ad alta quota. Nell'ultima settimana gli scalatori sono morti proprio a causa di malori dovuti all'altitudine nel mese più popolare per affrontare il tetto delmondo ma che ha concesso poche giornate di bel tempo.