"Tutte le mie notti", l'esordio thriller di Lucibello
Presentato alla 13a Festa del Cinema di Roma, nella sezione autonoma "Alice nella città - Panorama Italia"
Un buon esordio per un giovane regista italiano alla 13a Festa del Cinema di Roma, nella sezione autonoma "Alice nella città - Panorama Italia": lo firma il 33enne fiorentino Manfredi Lucibello con il suo primo lungometraggio "Tutte le mie notti", una produzione Mompracen, Madeleine e Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella e i Manetti Bros. Lo interpretano la giovanissima Benedetta Porcaroli ("Perfetti sconosciuti", "Sconnessi"), Barbora Bobulova e Alessio Boni. Un elegante thriller psicologico che ruota intorno a segreti, bugie, paure e che ci porterà a conoscere le verità più nascoste di due donne.
Il film svela pian piano i risvolti di una tragedia consumata in una notte d'autunno. Ad esserne coinvolti sono Sara (Porcaroli), una ragazza che vende il proprio corpo, Federico (Boni), un imprenditore disposto a tutto pur di salvare la sua azienda, e Veronica (Bobulova), l'avvocato che ha il compito di difenderlo.
"Federico sarebbe dovuto essere al centro del mio racconto - ha raccontato Lucibello in conferenza stampa - però, mentre scrivevo, le vite di Sara e Veronica sono entrate prepotentemente nella storia. Pian piano Sara ha abbandonato i tratti tipici della dark lady per assumere quelli di una semplice ragazza. Veronica, invece, ha dismesso i severi abiti da avvocato riappropriandosi della sua femminilità. Mi sono ritrovato ad affidare il destino di questa notte nel loro inaspettato incontro e tutto ha cambiato prospettiva".
Il film mostra tre personaggi apparentemente impassibili, misteriosi e 'indistruttibili'. Ma dietro quell'apparenza si celano la paura, la moralità, l'etica e le debolezze di ogni essere umano. "Quello che mi ha colpito di più di questo film è che i personaggi sono persone normali, che non hanno intenzione di delinquere", ha detto Boni. "Sara, per esempio, è una ragazzina annoiata e ci sono tante adolescenti che si prostituiscono per avere abiti griffati. Molte giovani donne vendono il proprio corpo senza pensare alle conseguenze".
"Ho letto tante cose sulle baby squillo e conosco bene l'argomento - interviene Porcaroli - la storia delle baby squillo dei Parioli mi sembra però lontana dalle vicende di Sara, credo che per lei sia più una questione di abbandono, di smarrimento. Ecco perché per lei è fondamentale l'incontro con Veronica, perché è lei che la aiuta a guardare dentro di sè. Il mio personaggio è molto misterioso. Essendo un thriller non è un personaggio che noi conosciamo dall'inizio della storia ma scopriamo le varie sfumature nel corso della narrazione. Ho imparato a conoscere il mio personaggio man mano che si girava sul set e grazie anche all'empatia in scena e nella realtà con Bobulova. 'Tutte le mie notti' è un film dal linguaggio innovativo perché non è un crime ma un thriller psicologico, quindi si concentra sui processi mentali dei personaggi".
Il film svela pian piano i risvolti di una tragedia consumata in una notte d'autunno. Ad esserne coinvolti sono Sara (Porcaroli), una ragazza che vende il proprio corpo, Federico (Boni), un imprenditore disposto a tutto pur di salvare la sua azienda, e Veronica (Bobulova), l'avvocato che ha il compito di difenderlo.
"Federico sarebbe dovuto essere al centro del mio racconto - ha raccontato Lucibello in conferenza stampa - però, mentre scrivevo, le vite di Sara e Veronica sono entrate prepotentemente nella storia. Pian piano Sara ha abbandonato i tratti tipici della dark lady per assumere quelli di una semplice ragazza. Veronica, invece, ha dismesso i severi abiti da avvocato riappropriandosi della sua femminilità. Mi sono ritrovato ad affidare il destino di questa notte nel loro inaspettato incontro e tutto ha cambiato prospettiva".
Il film mostra tre personaggi apparentemente impassibili, misteriosi e 'indistruttibili'. Ma dietro quell'apparenza si celano la paura, la moralità, l'etica e le debolezze di ogni essere umano. "Quello che mi ha colpito di più di questo film è che i personaggi sono persone normali, che non hanno intenzione di delinquere", ha detto Boni. "Sara, per esempio, è una ragazzina annoiata e ci sono tante adolescenti che si prostituiscono per avere abiti griffati. Molte giovani donne vendono il proprio corpo senza pensare alle conseguenze".
"Ho letto tante cose sulle baby squillo e conosco bene l'argomento - interviene Porcaroli - la storia delle baby squillo dei Parioli mi sembra però lontana dalle vicende di Sara, credo che per lei sia più una questione di abbandono, di smarrimento. Ecco perché per lei è fondamentale l'incontro con Veronica, perché è lei che la aiuta a guardare dentro di sè. Il mio personaggio è molto misterioso. Essendo un thriller non è un personaggio che noi conosciamo dall'inizio della storia ma scopriamo le varie sfumature nel corso della narrazione. Ho imparato a conoscere il mio personaggio man mano che si girava sul set e grazie anche all'empatia in scena e nella realtà con Bobulova. 'Tutte le mie notti' è un film dal linguaggio innovativo perché non è un crime ma un thriller psicologico, quindi si concentra sui processi mentali dei personaggi".