Olimpiadi di Tokyo, la torcia parte da Fukushima in memoria di chi non c'è più
La staffetta partirà il 25 marzo dalla prefettura di Fukushima, il cuore dell'area colpita dal disastro che dieci anni fa ha provocato la morte di 18.000 persone
Il Giappone riparte dalla sua ferita più grande. La staffetta della torcia olimpica partirà il 25 marzo dalla prefettura di Fukushima, il cuore dell'area colpita dal disastro che dieci anni fa ha provocato la morte di 18.000 persone. Non ci saranno spettatori e la cerimonia sarà trasmessa in diretta, ma la scelta del luogo è altamente simbolica e motivo di orgoglio per il Paese che ha investito molto nelle Olimpiadi, rinviate di un anno a causa della pandemia. E proprio a
Fukushima, a 90 km dalla centra elettrica, si terranno le gare di baseball, sport nazionale giapponese.
La fiaccola partirà dal J-Village il centro nazionale di allenamento di calcio e passerà nelle città fantasma vicine alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, tra cui Tomioka, Futaba, Namie e Okuma. Dopo il disastro nucleare, le autorità hanno deciso di bonificare la regione. Da 10 anni, la strada nazionale N6 che attraversa l'area intorno alla centrale danneggiata è transitata incessantemente da camion che trasportano suolo e detriti contaminati. Il governo giapponese ha svolto un intenso lavoro di decontaminazione nell'area colpita per consentire il ritorno in sicurezza dei residenti, ma resta ancora molto da fare. Una piccola percentuale degli ex residenti, soprattutto famiglie, ha deciso di non tornare. Solo 13 bambini frequentano la scuola media di Tomioka e circa 1.500 persone vivono a Namie, che contava 21.000 abitanti prima del marzo 2011.
I tedofori
Tra i diecimila tedofori che attraverseranno il paese portando la fiamma cerimoniale, c'è Noriyuki Suzuki di Ishinomaki. Ha perso la figlia Mai nel 2011. E' stata portata via dallo tsunami insieme ad altri 73 studenti e dieci insegnanti. Da allora il padre ha dedicato la vita a sensibilizzare i visitatori dei luoghi della tragedia sull'importanza di avere e seguire un piano di evacuazione. Crede che gli studenti e i professori della scuola si sarebbero salvati se fossero stati istruiti su una via di fuga. Adesso toccherà a lui, ex insegnante di basket, portare la torcia olimpica in ricordo di tutti quelli che non sono sopravvissuti.
Tuttavia, il sostegno pubblico ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, chiamati "Giochi di ricostruzione'', sta svanendo e oltre l'80% della popolazione è favorevole a un altro rinvio o addirittura alla loro cancellazione. L'incertezza cresce poiché Tokyo e le prefetture circostanti stanno affrontando un nuovo stato di emergenza a seguito di un picco di casi di COVID-19 e la vaccinazione per i cittadini di età pari o superiore a 65 anni dovrebbe iniziare nell'aprile 2021 prima di raggiungere il resto della popolazione.
Misure anti Covid
Le Olimpiadi si terranno il 23 luglio con massicce misure anti Covid. Per contenere il rischio di diffusione del coronavirus, potrebbero essere imposti limiti alle delegazioni governative: massimo di 11 persone al seguito dei capi di Stato. Tra i maggiori rappresentanti politici e istituzionali ci sarà sicuramente il presidente francese Emmanuel Macron, la cui nazione ospiterà i Giochi del 2024, e che sarà a Tokyo per la cerimonia di apertura e quella di chiusura, per il passaggio del testimone. Una fonte di un'ambasciata straniera ha riferito che gli stessi diplomatici in partenza per il Giappone dovranno sottoporsi a un tampone 72 ore prima della partenza, e fare un ulteriore test medico all'arrivo. Durante l'intero soggiorno, inoltre, la delegazione sarà accompagnata da rappresentanti ufficiali del governo di Tokyo.
I dettagli finali saranno comunque comunicati in prossimità dell'evento in base all'evoluzione dei contagi del Covid così come è atteso un annuncio ufficiale sui parametri di accesso per gli spettatori stranieri in Giappone durante le Olimpiadi entro la fine di marzo, quando il Comitato olimpico internazionale (Cio) si riunirà con gli organizzatori e i rappresentanti del governo metropolitano di Tokyo.
Fukushima, a 90 km dalla centra elettrica, si terranno le gare di baseball, sport nazionale giapponese.
La fiaccola partirà dal J-Village il centro nazionale di allenamento di calcio e passerà nelle città fantasma vicine alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, tra cui Tomioka, Futaba, Namie e Okuma. Dopo il disastro nucleare, le autorità hanno deciso di bonificare la regione. Da 10 anni, la strada nazionale N6 che attraversa l'area intorno alla centrale danneggiata è transitata incessantemente da camion che trasportano suolo e detriti contaminati. Il governo giapponese ha svolto un intenso lavoro di decontaminazione nell'area colpita per consentire il ritorno in sicurezza dei residenti, ma resta ancora molto da fare. Una piccola percentuale degli ex residenti, soprattutto famiglie, ha deciso di non tornare. Solo 13 bambini frequentano la scuola media di Tomioka e circa 1.500 persone vivono a Namie, che contava 21.000 abitanti prima del marzo 2011.
I tedofori
Tra i diecimila tedofori che attraverseranno il paese portando la fiamma cerimoniale, c'è Noriyuki Suzuki di Ishinomaki. Ha perso la figlia Mai nel 2011. E' stata portata via dallo tsunami insieme ad altri 73 studenti e dieci insegnanti. Da allora il padre ha dedicato la vita a sensibilizzare i visitatori dei luoghi della tragedia sull'importanza di avere e seguire un piano di evacuazione. Crede che gli studenti e i professori della scuola si sarebbero salvati se fossero stati istruiti su una via di fuga. Adesso toccherà a lui, ex insegnante di basket, portare la torcia olimpica in ricordo di tutti quelli che non sono sopravvissuti.
Tuttavia, il sostegno pubblico ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, chiamati "Giochi di ricostruzione'', sta svanendo e oltre l'80% della popolazione è favorevole a un altro rinvio o addirittura alla loro cancellazione. L'incertezza cresce poiché Tokyo e le prefetture circostanti stanno affrontando un nuovo stato di emergenza a seguito di un picco di casi di COVID-19 e la vaccinazione per i cittadini di età pari o superiore a 65 anni dovrebbe iniziare nell'aprile 2021 prima di raggiungere il resto della popolazione.
Misure anti Covid
Le Olimpiadi si terranno il 23 luglio con massicce misure anti Covid. Per contenere il rischio di diffusione del coronavirus, potrebbero essere imposti limiti alle delegazioni governative: massimo di 11 persone al seguito dei capi di Stato. Tra i maggiori rappresentanti politici e istituzionali ci sarà sicuramente il presidente francese Emmanuel Macron, la cui nazione ospiterà i Giochi del 2024, e che sarà a Tokyo per la cerimonia di apertura e quella di chiusura, per il passaggio del testimone. Una fonte di un'ambasciata straniera ha riferito che gli stessi diplomatici in partenza per il Giappone dovranno sottoporsi a un tampone 72 ore prima della partenza, e fare un ulteriore test medico all'arrivo. Durante l'intero soggiorno, inoltre, la delegazione sarà accompagnata da rappresentanti ufficiali del governo di Tokyo.
I dettagli finali saranno comunque comunicati in prossimità dell'evento in base all'evoluzione dei contagi del Covid così come è atteso un annuncio ufficiale sui parametri di accesso per gli spettatori stranieri in Giappone durante le Olimpiadi entro la fine di marzo, quando il Comitato olimpico internazionale (Cio) si riunirà con gli organizzatori e i rappresentanti del governo metropolitano di Tokyo.