Il Tar del Lazio dice no al ricorso dei centurioni: legittimo il divieto
Respinta la richiesta per la sospensione dell'ordinanza Raggi
Nessuna sospensione dell'ordinanza con la quale la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il 17 luglio scorso ha disposto "il divieto di qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico (ad esempio come "centurioni") in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro".
Lo ha deciso il Tar del Lazio con un'ordinanza con la quale ha respinto la richiesta di alcuni "centurioni" capitolini di sospendere l'ordinanza.
Raggi: ha vinto la legalità
"Vince la legalità. Il Tar ha dato ragione ai cittadini e alla nostra amministrazione: ribadito il nostro stop ai cosiddetti 'centurioni' davanti ai monumenti di Roma". Così su Fb il sindaco Raggi. "Con la mia ordinanza ho voluto garantire ai cittadini e ai turisti il diritto di godere del patrimonio storico, artistico e culturale della città. Troppo spesso abbiamo visto comportamenti insistenti e molesti, talvolta addirittura aggressivi ai quali abbiamo finalmente messo fine", conclude.
Il legale: faremo ricorso al Consiglio di Stato
"Proporremo immediatamente appello cautelare innanzi al Consiglio di Stato, con richiesta di misure cautelari presidenziali, in ragione della evidente illegittimità dell'ordinanza emanata oggi dal Tar del Lazio". Così l'avvocato Enrico Lubrano, legale dell'Associazione Centurioni e dei dieci centurioni ricorrenti (alcuni dei quali non costituiti in giudizio), commenta la decisione.
Lo ha deciso il Tar del Lazio con un'ordinanza con la quale ha respinto la richiesta di alcuni "centurioni" capitolini di sospendere l'ordinanza.
Raggi: ha vinto la legalità
"Vince la legalità. Il Tar ha dato ragione ai cittadini e alla nostra amministrazione: ribadito il nostro stop ai cosiddetti 'centurioni' davanti ai monumenti di Roma". Così su Fb il sindaco Raggi. "Con la mia ordinanza ho voluto garantire ai cittadini e ai turisti il diritto di godere del patrimonio storico, artistico e culturale della città. Troppo spesso abbiamo visto comportamenti insistenti e molesti, talvolta addirittura aggressivi ai quali abbiamo finalmente messo fine", conclude.
Il legale: faremo ricorso al Consiglio di Stato
"Proporremo immediatamente appello cautelare innanzi al Consiglio di Stato, con richiesta di misure cautelari presidenziali, in ragione della evidente illegittimità dell'ordinanza emanata oggi dal Tar del Lazio". Così l'avvocato Enrico Lubrano, legale dell'Associazione Centurioni e dei dieci centurioni ricorrenti (alcuni dei quali non costituiti in giudizio), commenta la decisione.