Diego Armando Maradona cittadino onorario di Napoli: "Nessuno mi ha voluto bene come voi"
Erano in 10 mila circa in piazza del Plebiscito, per celebrare insieme a Diego Armando Maradona il primo scudetto del Napoli, conquistato nel 1987. Tanti, ma non quanti si attendevano gli organizzatori e la stessa Questura di Napoli, che aveva blindato la piazza con i new-jersey anti-veicoli e predisposto un rigoroso sistema di filtraggio
C'erano quelli che gli anni degli scudetti e delle Coppe conquistate da Diego li hanno vissuti in prima persona, ma anche i loro figli, e tanti ragazzi che di Maradona hanno conosciuto solo i video ed i racconti di genitori e nonni. L' ex "Pibe de oro" e' salito sul palco solo a meta' spettacolo, dopo l' esibizione di cantanti e gruppi musicali, accolto da cori di entusiasmo. Ma la seconda giornata di Maradona, giunto a Napoli per ricevere la cittadinanza onoraria del sindaco De Magistris era stata contrassegnata da annunci e smentite.
De Magistris, dopo che martedì striscioni di contestazione firmati dagli Ultra' della Curva A, lo avevano accusato di cercare solo "soldi e pubblicita'", ha annunciato che la consegna della cittadinanza onoraria, prevista in piazza del Plebiscito, sarebbe stata spostata in Comune. Negativa la risposta dello staff di Maradona. E' cominciata cosi' una estenuante trattativa, condotta da due stretti collaboratori del sindaco, per convincere l'ex fuoriclasse argentino a recarsi a Palazzo San Giacomo.
"Andra' solo in piazza", filtrava dal suo staff. "La presenza al Comune non era prevista". "Andra' a Palazzo San Giacomo solo dopo lo spettacolo". La preoccupazione di Maradona era quella di non apparire distante dai gruppi del tifo organizzato, che, comunque, in piazza non sono andati. Alla fine, con un'ora di ritardo, Maradona e' giunto in Comune, dove nell' androne era stata sistemata una pedana con il Gonfalone della Citta', ed ha ritirato (e baciato) la pergamena della cittadinanza onoraria.
De Magistris (assente allo show) lo ha abbracciato. "Con lui la citta' ha dimostrato di saper vincere", ha detto. E lui: "Sono stato napoletano dal primo giorno che sono arrivato. Nessuno mi ha voluto bene come voi".
De Magistris, dopo che martedì striscioni di contestazione firmati dagli Ultra' della Curva A, lo avevano accusato di cercare solo "soldi e pubblicita'", ha annunciato che la consegna della cittadinanza onoraria, prevista in piazza del Plebiscito, sarebbe stata spostata in Comune. Negativa la risposta dello staff di Maradona. E' cominciata cosi' una estenuante trattativa, condotta da due stretti collaboratori del sindaco, per convincere l'ex fuoriclasse argentino a recarsi a Palazzo San Giacomo.
"Andra' solo in piazza", filtrava dal suo staff. "La presenza al Comune non era prevista". "Andra' a Palazzo San Giacomo solo dopo lo spettacolo". La preoccupazione di Maradona era quella di non apparire distante dai gruppi del tifo organizzato, che, comunque, in piazza non sono andati. Alla fine, con un'ora di ritardo, Maradona e' giunto in Comune, dove nell' androne era stata sistemata una pedana con il Gonfalone della Citta', ed ha ritirato (e baciato) la pergamena della cittadinanza onoraria.
De Magistris (assente allo show) lo ha abbracciato. "Con lui la citta' ha dimostrato di saper vincere", ha detto. E lui: "Sono stato napoletano dal primo giorno che sono arrivato. Nessuno mi ha voluto bene come voi".