Il più antico ghiacciaio delle Alpi a rischio: enormi teli isolanti per rallentarne lo scioglimento
Il ritiro del ghiacciaio del Rodano rallenta ma non si ferma
Queste foto sono state scattate il 27 ottobre 2021 a Gletsch nelle Alpi svizzere alla vigilia dell'avvio a Glasgow della COP26, la conferenza sul clima dell'ONU (che ha usato un particolarissimo testimonial per lanciare il proprio appello). Mostrano i teli isolanti che ormai da tempo coprono una parte del ghiacciaio del Rodano, il più antico delle Alpi, per evitare che si sciolga a causa del riscaldamento globale. I ghiacciai svizzeri hanno perso l'1% del loro volume nel 2021, nonostante le abbondanti nevicate e un'estate fresca.
"Sebbene nel 2021 si sia registrata la perdita di ghiaccio più bassa dal 2013, non si vede all'orizzonte alcun rallentamento del ritiro dei ghiacciai", hanno osservato gli scienziati che fanno parte della Commissione di esperti della rete di misurazione della criosfera dell'Accademia svizzera delle scienze. I teli bianchi di materiale speciale riflettono i raggi solari e tengono sotto controllo la temperatura rallentando la fusione del ghiaccio. Secondo molti studiosi dei ghiacciai, a questo livello di emissioni di Co2 e di riscaldamento globale, i ghiacciai alpini scompariranno quasi totalmente entro la fine del secolo.