Nubifragio a Verona, alberi divelti e "fiumi" di grandine. Danni anche a Vicenza e Padova
Oltre 400 le richieste di soccorso pervenute presso le tre sale operative dei Vigili del Fuoco. Il sindaco di Verona: "mai vista una furia del genere". Zaia: "Governo faccia una decretazione d'urgenza"
"Verona è stata devastata da un nubifragio impressionante. Oggi si cominciano a calcolare i danni ingentissimi causati al territorio, tra vie e abitazioni completamente allagate, alberi abbattuti, vigneti e altre coltivazioni devastate, con intere aree del Garda e della Valpolicella in ginocchio. Si tratta di privati cittadini e di realtà economiche importanti che vanno immediatamente aiutate". Lo dice in una nota Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera.
Strade come "fiumi" di grandine a Verona, e oltre 500 alberi abbattuti dalla forza del vento, secondo il primo conteggio del fortissimo nubifragio che nel pomeriggio di ieri ha interessato parte del Veneto e in particolar modo la città di Verona e la sua provincia. Danni per il forte nubifragio anche nelle province di Vicenza e Padova.
Oltre 400 le richieste di soccorso pervenute presso le tre sale operative dei Vigili del Fuoco. A Verona risultano eseguiti 174 interventi di soccorso per allagamenti, rimozione elementi piante, rami ed elementi pericolanti. A Vicenza si contano invece 110 richieste di soccorso evase per i danni del forte nubifragio. A Padova infine i vigili del fuoco sono già intervenuti per 105 richieste di soccorso.
"Su Verona in dieci minuti si è abbattuto qualcosa come l'equivalente della tempesta Vaia" ha scritto il sindaco della città Federico Sboarina in un post su Facebook, in cui ha pubblicato foto della tempesta, con alberi caduti, strade ricoperte di grandine, auto rovesciate. "Mai vista una furia del genere", continua il sindaco, descrivendo: "Vento, acqua e grandine di proporzioni straordinarie hanno ridotto la città come un campo di battaglia. Tantissimi danni pubblici e privati".
Oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato a Sboarina "per avere aggiornamenti", riferisce il sindaco nel corso del punto stampa nel municipio scaligero con il governatore del Veneto Luca Zaia "e mi ha dato tutta la vicinanza ai veronesi e alla città così duramente colpita".
Zaia: Governo faccia una decretazione d'urgenza
"Io dico che qui non ce la caviamo con poco. Verona è messa in ginocchio così come molte altre zone del Veneto. I danni sono ingenti, non tutta la città è stata colpita, ma le zone interessate sono devastate, sono in ginocchio. È una tragedia paragonabile anche, se su diversa scala, al disastro dell'alluvione del 2010, alla tempesta Vaia, alla tromba d'aria della Riviera del Brenta". Lo ha detto, in una conferenza stampa tenuta in Comune a Verona dopo un sopralluogo, il governatore del Veneto Luca Zaia, che ieri ha firmato la dichiarazione dello stato di crisi per il Comune di Verona e altri comuni del Veronese.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato lo stato di crisi: "Spero che dichiari lo stato di emergenza in Consiglio dei ministri e lo faccia in presto. Già ieri ho parlato con il capo della Protezione Civile, Borrelli, che, oltre a garantire il suo totale sostegno, mi ha detto di aver già informato il presidente del Consiglio sul fatto. Quindi il Governo è informato". "I veronesi hanno dimostrato di prendere di petto questa situazione e si sono rimboccati le maniche e hanno cominciato subito a pulire. Ho visto gente in lacrime. - continua Zaia - Spero che il Governo dichiari lo stato di emergenza e faccia un provvedimento urgente in Consiglio dei Ministri".
Cia Veneto: "Una mazzata per la vendemmia"
"Una mazzata, ad appena due settimane dall'inizio delle vendemmia: per quanto limitati, i danni provocati dal nubifragio di domenica pomeriggio lasceranno strascichi pesanti". Lo afferma il presidente di Cia-Agricoltori italiani Verona, Andrea Lavagnoli, che nella mattinata di oggi ha compiuto un giro di sopralluogo in provincia. "Dal punto di vista agricolo i danni sono limitati. Ho parlato stamattina con il presidente del Consorzio di tutela della Valpolicella e i vigneti colpiti rappresentano il 3% del totale. Certamente per le aziende che fanno parte di quella percentuale è un danno tremendo, sia per quest'anno che per il prossimo: a loro va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Ma, ripeto, i danni sono circoscritti".
Strade come "fiumi" di grandine a Verona, e oltre 500 alberi abbattuti dalla forza del vento, secondo il primo conteggio del fortissimo nubifragio che nel pomeriggio di ieri ha interessato parte del Veneto e in particolar modo la città di Verona e la sua provincia. Danni per il forte nubifragio anche nelle province di Vicenza e Padova.
Oltre 400 le richieste di soccorso pervenute presso le tre sale operative dei Vigili del Fuoco. A Verona risultano eseguiti 174 interventi di soccorso per allagamenti, rimozione elementi piante, rami ed elementi pericolanti. A Vicenza si contano invece 110 richieste di soccorso evase per i danni del forte nubifragio. A Padova infine i vigili del fuoco sono già intervenuti per 105 richieste di soccorso.
"Su Verona in dieci minuti si è abbattuto qualcosa come l'equivalente della tempesta Vaia" ha scritto il sindaco della città Federico Sboarina in un post su Facebook, in cui ha pubblicato foto della tempesta, con alberi caduti, strade ricoperte di grandine, auto rovesciate. "Mai vista una furia del genere", continua il sindaco, descrivendo: "Vento, acqua e grandine di proporzioni straordinarie hanno ridotto la città come un campo di battaglia. Tantissimi danni pubblici e privati".
Oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato a Sboarina "per avere aggiornamenti", riferisce il sindaco nel corso del punto stampa nel municipio scaligero con il governatore del Veneto Luca Zaia "e mi ha dato tutta la vicinanza ai veronesi e alla città così duramente colpita".
Zaia: Governo faccia una decretazione d'urgenza
"Io dico che qui non ce la caviamo con poco. Verona è messa in ginocchio così come molte altre zone del Veneto. I danni sono ingenti, non tutta la città è stata colpita, ma le zone interessate sono devastate, sono in ginocchio. È una tragedia paragonabile anche, se su diversa scala, al disastro dell'alluvione del 2010, alla tempesta Vaia, alla tromba d'aria della Riviera del Brenta". Lo ha detto, in una conferenza stampa tenuta in Comune a Verona dopo un sopralluogo, il governatore del Veneto Luca Zaia, che ieri ha firmato la dichiarazione dello stato di crisi per il Comune di Verona e altri comuni del Veronese.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato lo stato di crisi: "Spero che dichiari lo stato di emergenza in Consiglio dei ministri e lo faccia in presto. Già ieri ho parlato con il capo della Protezione Civile, Borrelli, che, oltre a garantire il suo totale sostegno, mi ha detto di aver già informato il presidente del Consiglio sul fatto. Quindi il Governo è informato". "I veronesi hanno dimostrato di prendere di petto questa situazione e si sono rimboccati le maniche e hanno cominciato subito a pulire. Ho visto gente in lacrime. - continua Zaia - Spero che il Governo dichiari lo stato di emergenza e faccia un provvedimento urgente in Consiglio dei Ministri".
Cia Veneto: "Una mazzata per la vendemmia"
"Una mazzata, ad appena due settimane dall'inizio delle vendemmia: per quanto limitati, i danni provocati dal nubifragio di domenica pomeriggio lasceranno strascichi pesanti". Lo afferma il presidente di Cia-Agricoltori italiani Verona, Andrea Lavagnoli, che nella mattinata di oggi ha compiuto un giro di sopralluogo in provincia. "Dal punto di vista agricolo i danni sono limitati. Ho parlato stamattina con il presidente del Consorzio di tutela della Valpolicella e i vigneti colpiti rappresentano il 3% del totale. Certamente per le aziende che fanno parte di quella percentuale è un danno tremendo, sia per quest'anno che per il prossimo: a loro va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Ma, ripeto, i danni sono circoscritti".