Giorno del Ricordo, "Memoria stava scomparendo, ora recuperata e salvata"
Il 10 febbraio si celebra il giorno del ricordo delle vittime delle Foibe e dell'esodo giuliano dalmata. Quest'anno sono 10 anni dalla legge che lo istituì. Raoul Pupo, professore di Storia contemporanea all'Università di Trieste: "Per colmare queste ferite non è sufficiente il giorno del Ricordo: chi ha perso qualcuno, chi ha sofferto, non verrà mai indennizzato in modo totale. Il giorno del Ricordo ha però un significato preciso: reintegrare nella memoria nazionale la memoria di chi è stato colpito da quelle tragedie. In secondo luogo - continua Pupo - questa giornata consente agli italiani di riappropriarsi della conoscenza di una storia importante, non solo quella del massacro delle Foibe e dell'esodo, ma anche della storia della presenza italiana sull'adriatico orientale che è una parte importante della storia italiana. Prima del giorno del ricordo, fino agli anni '90, la memoria stava scomparendo, dopo è stata recuperata, salvata". Intervista di Cristina Raschio