Isis, arcivescovo Tomasi in esclusiva a 'Virus': l'uso della forza è strada possibile
"'Se uno ti percuote la guancia destra porgigli anche la sinistra' è una maniera eroica di rispondere all'aggressività, ma questo non esclude il fatto che ci sia una legittima difesa. L'uso della forza viene accettato come una strada possibile, come ultimo mezzo per proteggere soprattutto da situazioni di genocidio e di violazione sistematica dei diritti umani fondamentali. Certo, non piace ad alcuni il semplice accenno a questa possibilità ma per fare qualcosa bisogna prendere decisioni operative e queste disturbano". Lo dichiara l'arcivescovo Silvano M. Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu a Ginevra, nell'intervista esclusiva in onda questa sera a Virus, su Rai2.
"Davanti a questa situazione difficile, specialmente davanti al tentativo di chi controlla il territorio di creare un genocidio, di eliminare delle categorie di persone perché sono di una credenza o di una cultura diversa, lì scatta una responsabilità della comunità internazionale di cercare di dare una risposta, di aiutare e proteggere le persone innocenti che vengono attaccate", dichiara mons. Tomasi.