Due anni senza Davide Astori, la morte del capitano della Fiorentina fermò il mondo del calcio
Era il 4 marzo 2018 quando Astori fu trovato privo di vita nella camera dell'albergo che lo ospitava insieme ai compagni, in attesa di affrontare la gara di campionato contro l'Udinese
Chi lo ha conosciuto di persona lo ricorda come un "esempio" anche fuori dal campo: due anni fa, il 4 marzo 2018, all'età di 31 anni moriva a Udine il calciatore Davide Astori, amato da tifosi e compagni, molto apprezzato per la sua professionalità e umiltà.
Nato il 7 gennaio 1987 a San Giovanni Bianco e cresciuto a San Pellegrino Terme, in provincia di Bergamo, il capitano della Fiorentina, Astori fu trovato senza vita nella sua camera di albergo poche ore prima della partita di campionato da disputare contro l'Udinese, stroncato da una morte cardiaca improvvisa. La notizia della scomparsa sconvolse e fermò il calcio italiano. Incredulità e tristezza si riversarono sui social network. "Dopo la sua morte volevo lasciare Firenze", dirà l'allenatore Stefano Pioli.
Quasi 400 partite in carriera, Astori aveva disputato 289 match in Serie A giocando per Cagliari, Roma e Fiorentina, 16 in Europa League, 2 in Champions. Era entrato in campo 14 volte con la maglia della Nazionale maggiore. Un anno fa, nel primo anniversario della morte, la Serie A alla settima giornata di ritorno lo ricordò su tutti i campi al minuto 13, il suo numero di gara, con una foto proiettata sui maxi schermi degli stadi. A Davide Astori state intitolate diverse strutture sportive, come il Centro Sportivo della Fiorentina, noto come "I Campini", che da marzo 2018 ha assunto la nuova denominazione di "Centro Sportivo Davide Astori".
A novembre 2019 invece gli è stato dedicato lo stadio nel comune di Rignano sull'Arno. In sua memoria la Hall of Fame del calcio italiano ha introdotto uno speciale premio fair play. Sul sito ufficiale della Fiorentina, "Viola Channel" la sezione, "DA13", raccoglie foto e messaggi dei tifosi per il calciatore. Amato dal pubblico, Astori aveva ricambiato con la sua forte determinazione, sperando di proseguire ancora l'esperienza toscana.
''Tu, il mio unico posto sicuro nel mondo, per sempre''. Con queste parole la sua compagna Francesca Fioretti ha voluto ricordare Davide, postando su Instagram una fotografia in bianco e nero che la ritrae di spalle con in braccio la figlia Vittoria avuta dal difensore viola nel febbraio 2016 mentre entrambe guardano il mare e l'orizzonte.
L'anno scorso la squadra viola, impegnata il 3 marzo a Bergamo contro l'Atalanta, raggiunse il giorno dopo il vicino paese di San Pellegrino Terme dove era nato Astori e dove adesso riposa, per partecipare alla messa insieme ai familiari e recarsi al cimitero. Domani dirigenti, giocatori e dipendenti della società viola ricorderanno il capitano all'interno del centro sportivo con una cerimonia intima e riservata insieme a Don Massimiliano Gabbricci cappellano del club. Davide, omaggiato dai tifosi viola con cori in ogni partita al minuto 13 (il numero della maglia che indossava e che la Fiorentina come pure il Cagliari hanno ritirato per sempre), sarà ricordato per tutto il giorno sul canale ufficiale Violachannel.
Nato il 7 gennaio 1987 a San Giovanni Bianco e cresciuto a San Pellegrino Terme, in provincia di Bergamo, il capitano della Fiorentina, Astori fu trovato senza vita nella sua camera di albergo poche ore prima della partita di campionato da disputare contro l'Udinese, stroncato da una morte cardiaca improvvisa. La notizia della scomparsa sconvolse e fermò il calcio italiano. Incredulità e tristezza si riversarono sui social network. "Dopo la sua morte volevo lasciare Firenze", dirà l'allenatore Stefano Pioli.
Quasi 400 partite in carriera, Astori aveva disputato 289 match in Serie A giocando per Cagliari, Roma e Fiorentina, 16 in Europa League, 2 in Champions. Era entrato in campo 14 volte con la maglia della Nazionale maggiore. Un anno fa, nel primo anniversario della morte, la Serie A alla settima giornata di ritorno lo ricordò su tutti i campi al minuto 13, il suo numero di gara, con una foto proiettata sui maxi schermi degli stadi. A Davide Astori state intitolate diverse strutture sportive, come il Centro Sportivo della Fiorentina, noto come "I Campini", che da marzo 2018 ha assunto la nuova denominazione di "Centro Sportivo Davide Astori".
A novembre 2019 invece gli è stato dedicato lo stadio nel comune di Rignano sull'Arno. In sua memoria la Hall of Fame del calcio italiano ha introdotto uno speciale premio fair play. Sul sito ufficiale della Fiorentina, "Viola Channel" la sezione, "DA13", raccoglie foto e messaggi dei tifosi per il calciatore. Amato dal pubblico, Astori aveva ricambiato con la sua forte determinazione, sperando di proseguire ancora l'esperienza toscana.
''Tu, il mio unico posto sicuro nel mondo, per sempre''. Con queste parole la sua compagna Francesca Fioretti ha voluto ricordare Davide, postando su Instagram una fotografia in bianco e nero che la ritrae di spalle con in braccio la figlia Vittoria avuta dal difensore viola nel febbraio 2016 mentre entrambe guardano il mare e l'orizzonte.
L'anno scorso la squadra viola, impegnata il 3 marzo a Bergamo contro l'Atalanta, raggiunse il giorno dopo il vicino paese di San Pellegrino Terme dove era nato Astori e dove adesso riposa, per partecipare alla messa insieme ai familiari e recarsi al cimitero. Domani dirigenti, giocatori e dipendenti della società viola ricorderanno il capitano all'interno del centro sportivo con una cerimonia intima e riservata insieme a Don Massimiliano Gabbricci cappellano del club. Davide, omaggiato dai tifosi viola con cori in ogni partita al minuto 13 (il numero della maglia che indossava e che la Fiorentina come pure il Cagliari hanno ritirato per sempre), sarà ricordato per tutto il giorno sul canale ufficiale Violachannel.