"Ferramonti, il campo sospeso", intervista al regista Cristian Calabretta
Quasi tutto autofinanziato e autoprodotto, il documentario sul campo di concentramento per ebrei più grande d'Italia è costato circa 60mila euro. Fu realizzato in Calabria a Tarsia, nel Cosentino, per volere del regime fascista. "Ferramonti - dice il regista Cristian Calabretta - non è stato un campo di sterminio, ma un campo di concentramento di cui gli storici non si sono mai occupati. Ma è esistito, ed è giusto che la gente sappia". Intervista di Cristina Raschio