Nanga Parbat. Proseguono le ricerche, ancora nessuna traccia di Nardi e Ballard
Oggi il tentativo di raggiungere campo 3 e perlustrare le vie di salita con i droni. Ieri gli alpinisti Txikon e Criado hanno controllato campo 2, sepolto da una valanga, dove hanno recuperato alcuni effetti personali dei due alpinisti
Ricerche di 🇮🇹 @NardiDaniele e 🇬🇧 Tom Ballard avviate stamane da @AlexTxikon, Ali Sadpara, Felix Criado, Ramat Ullah Baig. Grato per squadra di alpinisti di un tale talento. Contano di arrivare al Campo 3 e perlustrare percorso e dintorni anche con aiuto dei droni. La parete: pic.twitter.com/MRWozjiZFX
— Stefano Pontecorvo (@pontecorvoste) 5 marzo 2019
Ieri con l'elicottero è stata perlustrata l'area sulla parete Diamir, la via Kinshofer - nell'ipotesi che i due alpinisti siano scesi da questo itinerario - e il bastione dello Sperone Mummery, intorno al campo 4 (6000 metri), campo 3 (5700 metri) e campo 2 (5200 metri).
Atterrati di nuovo al campo operativo, tra campo 1 e campo 2 a 4850 metri, il team spagnolo ha poi avviato una ricognizione via terra verso il campo 2, trovato sepolto da una valanga, dove hanno recuperato alcuni effetti personali di Nardi e Ballard.
Txikon e Criado hanno poi proseguito verso campo 3 ma, si legge sulla pagina Facebook di Nardi, "l'ora avanzata, la situazione della neve e il pericolo valanghe, incrementato dalla mancanza di vento e dall'esposizione del sole dei pendii, ha fatto prendere la decisione di tornare indietro". Durante la ricognizione sono stati utilizzati anche i droni per esplorare la zona circostante, ma non sono state individuate tracce dei due alpinisti.