"Puttane e pennivendoli". Giornalisti in piazza contro le parole dei big Cinquestelle
Giornalisti in piazza protestano contro le parole pronunciate dagli esponenti Cinquestelle, in particolare il vicepremier Luigi Di Maio e dall'ex deputato Alessandro Di Battista: "infimi sciacalli", "pennivendoli". Frasi indecenti sentenziate dopo l'assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi. Ma c'è chi preferisce passare direttamente ai fatti. Francesco Viviano, ex inviato di Repubblica ora in pensione, ha annunciato di avere querelato il vicepremier e l'ex parlamentare
Il sindaco di Roma Virginia Raggi, dopo l'assoluzione dalle accuse di falso sul caso delle nomine in Campidoglio, aveva chiesto ai giornalisti di mettere fine al clima di odio. A sostenerla scendono i big dei Cinquestelle: Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio fanno dichiarazioni, o meglio sparlano, sui giornalisti dipingendoli un po' puttane e un po' pennivendoli. Il clima si fa rovente e la federazione nazionale della stampa decide di scendere in piazza. Così lo scontro verbale si trasforma in una manifestazione contro una parte dell'esecutivo.
Ma c'è chi ha portato quelle dichiarazioni direttamente in procura. È il caso del giornalista Francesco Viviano, ex inviato di Repubblica e oggi in pensione, che ha annunciato di avere sporto querela. "Cari amici e colleghi basta parlarci tra di noi, passiamo ai fatti: ho ricevuto e continuo a ricevere querele ed altro - annuncia Viviano sui social -. Faccio questo lavoro da decenni anche rischiando molto ma sempre per informare. Quindi ho deciso (la prima volta in vita mia) di querelare Di Maio e Di Battista per le frasi offensive nei confronti dei giornalisti che ancora credono e fanno questo lavoro. Ecco copia della denuncia fatelo anche voi". E posta una copia della denuncia.
Bonafede: attacchi a prescindere contro Raggi e M5s
"Se fossi un giornalista prenderei le distanze da chi inventa fatti e fa il tiro al bersaglio". Così, a margine di un convegno alla Luiss di Roma, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è tornato sulla polemica di alcuni esponenti del M5S con i giornalisti, nel giorno in cui la FNSI organizza un flash mob nelle piazze. "Un conto è la libertà del giornalismo che racconta fatti, esprime opinioni e critica le forze politiche - ha spiegato Bonafede - un altro conto è decidere di attaccare un esponente politico, come è successo per due anni con la Raggi, o una forza politica come avviene per il Movimento 5 stelle, a prescindere dalla narrazione dei fatti". "Ascolterò le istanze dell'Ordine dei giornalisti - ha assicurato - ma queste cose non si risolvono con il dialogo del ministro con l'Ordine".
Bussetti: "la professione dei giornalisti è fondamentale"
"L'articolo 21 della Costituzione è importante: la professione dei giornalisti è fondamentale in tutti i sensi per la nostra società". È il commento del ministro dell'istruzione Marco Bussetti a margine all'inaugurazione del Salone Orientamenti di Genova.
Ma c'è chi ha portato quelle dichiarazioni direttamente in procura. È il caso del giornalista Francesco Viviano, ex inviato di Repubblica e oggi in pensione, che ha annunciato di avere sporto querela. "Cari amici e colleghi basta parlarci tra di noi, passiamo ai fatti: ho ricevuto e continuo a ricevere querele ed altro - annuncia Viviano sui social -. Faccio questo lavoro da decenni anche rischiando molto ma sempre per informare. Quindi ho deciso (la prima volta in vita mia) di querelare Di Maio e Di Battista per le frasi offensive nei confronti dei giornalisti che ancora credono e fanno questo lavoro. Ecco copia della denuncia fatelo anche voi". E posta una copia della denuncia.
Bonafede: attacchi a prescindere contro Raggi e M5s
"Se fossi un giornalista prenderei le distanze da chi inventa fatti e fa il tiro al bersaglio". Così, a margine di un convegno alla Luiss di Roma, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è tornato sulla polemica di alcuni esponenti del M5S con i giornalisti, nel giorno in cui la FNSI organizza un flash mob nelle piazze. "Un conto è la libertà del giornalismo che racconta fatti, esprime opinioni e critica le forze politiche - ha spiegato Bonafede - un altro conto è decidere di attaccare un esponente politico, come è successo per due anni con la Raggi, o una forza politica come avviene per il Movimento 5 stelle, a prescindere dalla narrazione dei fatti". "Ascolterò le istanze dell'Ordine dei giornalisti - ha assicurato - ma queste cose non si risolvono con il dialogo del ministro con l'Ordine".
Bussetti: "la professione dei giornalisti è fondamentale"
"L'articolo 21 della Costituzione è importante: la professione dei giornalisti è fondamentale in tutti i sensi per la nostra società". È il commento del ministro dell'istruzione Marco Bussetti a margine all'inaugurazione del Salone Orientamenti di Genova.