Le peripezie del ritratto di Giorgiana, antentata di Lady D. Il pittore, il ladro e il cappello nero
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Il 6 maggio 1876 a Londra fu battuto all'asta per 10mila guinee questo ritratto di Giorgiana Spencer Cavendish, Duchessa del Devonshire e affascinante antenata della Principessa Diana. L'opera, dipinta da Thomas Gainsbourgh 90 anni prima, è celebre non solo per essere uno dei capolavori del Settecento inglese ma anche per le sue mirabolanti peripezie attraverso la Storia...
Scomparso poco tempo dopo la realizzazione dalla residenza ducale di Chatsworth il quadro ricomparve intorno al 1830 in casa un'anziana maestra che non aveva esitato a sagomarne la tela per farla rientrare nello spazio sopra la mensola del suo camino.
Tre settimane dopo l'acquisto da Christie's il ritratto fu rubato dalla galleria d'arte degli Agnew, e non per mano di un ladro qualsiasi ma da Adam Worth, battezzato il "Napoleone del crimine" da Scotland Yard e immortalato qualche anno dopo da Sir Arthur Conan Doyle che sulla sua figura modellò il Dr Moriarty, arcinemico letterario di Sherlock Holmes.
Worth, che aveva sottratto il dipinto per usarlo come moneta di scambio per la scarcerazione del fratello, era evidentemente un delinquente dotato di gusto e finì per tenersi il dipinto. Trasferitosi a New York fu incastrato dai suoi complici e nel 1897, uscito di prigione, negoziò finalmente un riscatto per il ritratto che torno in Inghilterra nel 1901 dove fu inseguito e acquistato da J.P. Morgan, il finanziere, per la ragguardevole cifra di 150mila dollari.
Georgiana, nota alle cronache dell'epoca per la tumultuosa vita sentimentale e l'amore per il gioco ma anche per il suo interesse per la politica in anticipo di un secolo rispetto al movimento suffragista, fu modello di stile per l'epoca e proprio questo ritratto rese popolarissimo e di moda il cappello nero ad ampie falde col nome di "cappello Gainsborough" o "cappello del ritratto".