L'occupazione di Trieste inizia il 1° maggio 1945. Sui fronti europei cessano i combattimenti ma nella venezia Giulia il peggio sta per cominciare.
Tito precede gli alleati e assume il controllo militare della città. Cominciano i 40 giorni di occupazione jugoslava. La repressione colpisce fascisti, collaborazionisti, antifascisti, anche uomini della resistenza: si vuole fare piazza pulita di tutto ciò che è italiano. I primi a essere prelevati sono i finanzieri e i carabinieri. A Trieste l'infoibamento è il metodo più diffuso per sbarazzarsi dei cadaveri. Le foibe sono voragini naturali tipiche dei territori carsici. Sotto l'apertura larga pochi metri si spalanca un abisso che può raggiungere i 300 metri di profondità. A migliaia gettati in queste voragini dai partigiani comuniti. Almeno 5mila morti secondo le stime più attendibili a cui se ne devono aggiungere altrettanti nei campi di concentramento di Slovenia e Croazia. Il servizio di Paola Miletic da "Porta a Porta" del 13/02/2012