'Salerno in particolare', il centro storico visto da Ciro Fundarò
Eventi fino al 28 gennaio
Ha preso il via il complesso progetto 'Salerno in particolare - Beni culturali e innovazione', realizzato dall’Università degli Studi di Salerno nell’ambito delle attività promosse dal Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali. Il Centro storico di Salerno sarà il protagonista di oltre due mesi di eventi (fino al 28 gennaio) che andranno alla (ri)scoperta di quello che è il fulcro dell’identità storica, politica e culturale della città.
Il 14 novembre, a Palazzo Ruggi D’Aragona, si è tenuta l’inaugurazione della mostra 'Salerno in particolare – immagini del centro storico', realizzata dal DISPAC dell’Università di Salerno presso la sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno ed Avellino nell’ambito delle attività promosse dal distretto Databenc.
Ad accogliere gli spettatori, una grande cartografia tematica georeferenziata interattiva che consente l’individuazione del ricco patrimonio monumentale, classificato per categorie tipologiche (chiese, monasteri, palazzi nobiliari) nonché la lettura di specifiche schede illustrative e la consultazione di immagini fotografiche relative ai diversi beni. La carta sarà consultabile a Palazzo Ruggi d’Aragona, nell’ambito della Mostra “Salerno in particolare”, ma anche a Palazzo Fruscione e al Museo virtuale della Scuola Medica Salernitana, in via Mercanti. La carta tematica costituisce l’ideale punto di partenza di una visita del Centro storico.
Il cuore pulsante della mostra sono i cento scatti realizzati dall’occhio attento e sensibile del fotografo Ciro Fundarò, recentemente scomparso che, con il suo lavoro, ha riportato alla luce la straordinaria bellezza del paesaggio urbano. Le sue foto, che si svelano per la prima volta agli spettatori, offrono sguardi inediti sul patrimonio culturale della città. Tutte a colori, queste opere fotografiche – realizzate tra settembre e ottobre di quest’anno - raccontano particolari per lo più nascosti di Salerno, come le colonne di Palazzo San Massimo, chiuso al pubblico, o elementi che sfuggono allo sguardo. Si va dall’antico al contemporaneo, abbracciando le straordinarie stratificazioni del tempo e della storia che hanno, da sempre, caratterizzato Salerno. Fundarò ha declinato lo spazio della città, attraverso i suoi luoghi e le sue bellezze artistiche e architettoniche, cogliendo in ogni immagine il bello del particolare.
Il 14 novembre, a Palazzo Ruggi D’Aragona, si è tenuta l’inaugurazione della mostra 'Salerno in particolare – immagini del centro storico', realizzata dal DISPAC dell’Università di Salerno presso la sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno ed Avellino nell’ambito delle attività promosse dal distretto Databenc.
Ad accogliere gli spettatori, una grande cartografia tematica georeferenziata interattiva che consente l’individuazione del ricco patrimonio monumentale, classificato per categorie tipologiche (chiese, monasteri, palazzi nobiliari) nonché la lettura di specifiche schede illustrative e la consultazione di immagini fotografiche relative ai diversi beni. La carta sarà consultabile a Palazzo Ruggi d’Aragona, nell’ambito della Mostra “Salerno in particolare”, ma anche a Palazzo Fruscione e al Museo virtuale della Scuola Medica Salernitana, in via Mercanti. La carta tematica costituisce l’ideale punto di partenza di una visita del Centro storico.
Il cuore pulsante della mostra sono i cento scatti realizzati dall’occhio attento e sensibile del fotografo Ciro Fundarò, recentemente scomparso che, con il suo lavoro, ha riportato alla luce la straordinaria bellezza del paesaggio urbano. Le sue foto, che si svelano per la prima volta agli spettatori, offrono sguardi inediti sul patrimonio culturale della città. Tutte a colori, queste opere fotografiche – realizzate tra settembre e ottobre di quest’anno - raccontano particolari per lo più nascosti di Salerno, come le colonne di Palazzo San Massimo, chiuso al pubblico, o elementi che sfuggono allo sguardo. Si va dall’antico al contemporaneo, abbracciando le straordinarie stratificazioni del tempo e della storia che hanno, da sempre, caratterizzato Salerno. Fundarò ha declinato lo spazio della città, attraverso i suoi luoghi e le sue bellezze artistiche e architettoniche, cogliendo in ogni immagine il bello del particolare.