Sabrata, che pena l'antica città romana in abbandono. Le immagini di uno dei tesori libici a rischio
Il patrimonio archeologico libico in balia di guerra e saccheggi in un Paese ancora nel caos. Il caso della città della Tripolitania nota alle cronache come porto di partenza dei migranti verso l'Italia.
Uno dei centri storici della Tripolitania, a 70 Km a ovest dalla capitale, Sabrata è stata dichiarata a rischio dalla stessa UNESCO nel 2016 a causa dell'imperversare della guerra civile. Patrimonio archeologico della cultura mondiale, Sabrata è nella lista dell'UNESCO dal 1982. Le rovine della città fondata dai fenici e poi conquistata dai romani nella Libia occidentale sono in pericolo a causa della guerra civile che permane e portano le stigma degli scontri tra le milizie rivali.
Costruito tra il secondo e il terzo secolo, il maestoso anfiteatro e le sue colonne di marmo rosa sono sfigurati dai segni dei proiettili. Bossoli arrugginiti sparsi tra le rovine di quello che è stato uno dei gioielli dell'Impero Romano. Gli abitanti raccontano che durante i combattimenti scoppiati tra gruppi armati a Settembre e Ottobre del 2017 i cecchini erano posizionati proprio in cima all'anfiteatro. Questi scontri lasciarono sul terreno 39 morti e 300 feriti.
Dalla caduta del regime di Gheddafi nel 2011, la città di Sabrata, a circa 70 km a ovest della capitale Tripoli, divenne il il principale punto di partenza per l'immigrazione clandestina. Qui i contrabbandieri e le milizie sfruttano il vuoto di potere e di sicurezza nella regione.
L'UNESCO nel luglio del 2016 ha dichiarato in pericolo la città antica di Sabratha e altri quattro siti archeologici libici. Una decisione presa in ragione del "grave danno già subito da questi siti ulteriormente minacciati." L'agenzia delle Nazioni Unite ha inoltre ricordato che il paese era "soggetto a forte instabilità" e che "gruppi armati" erano "presenti su questi siti o nelle immediate vicinanze".
Il patrimonio archeologico libico è in vero pericolo, dice Mohamad al-Chakchouki, capo del Dipartimento delle Antichità: "Il fatto che gruppi armati si nascondano all'interno di siti archeologici e che le battaglie si svolgano nei peressi o dentro i siti, tra cui Sabratha, rappresentano un pericolo permanente." La situazione è tanto più preoccupante in quanto la conservazione dei siti e delle antichità era un tempo affidata alle missioni archeologiche occidentali ma gli archeologi non vengono in Libia ormai "da quattro anni, per via del caos e delle condizioni di insicurezza ", continua Chakchouki.
In parte inghiottita dal mare, la città Romana Sabratha si estende per circa 90 ettari ed è una delle tre città dell'antica Tripolitania insieme a Oea, l'attuale Tripoli, e Leptis Magna a ovest.
Il sito è abbandonato, infestato dalle erbacce e battuto dal sole e dal vento salmastro. Ma, per Mohamad Abu Ajela, capo dell'ufficio di antichità di Sabrata, più che gli effetti dell'erosione e degrado della pietra, sono da temere di più i danni provocati dagli uomini. Oltre alla violenza, diversi siti libici protetti sono oggi minacciati dall'espansione urbana, come accade a Cirene, tesoro di epoca ellenica, nella Libia orientale. Approfittando del caos e rivendicando la proprietà della terra, la gente costruisce impunemente nel perimetro dei siti archeologici protetti.
Il saccheggio è l'altra grave minaccia, i problemi di sicurezza hanno favorito gli scavi illegali e il contrabbando delle antichità. Numerosi sono i casi di furto che si sono registrati negli ultimi tempi. A marzo, il Ministero dell'Interno spagnolo ha annunciato di aver sequestrato molte opere d'arte originarie delle regioni della Cirenaica e del Tripolitania, tra cui sette mosaici, sarcofagi e monete di origine egiziana. Secondo le autorità di Madrid "non c'è dubbio che provenissero dai siti di Apollonia e di Cirene, due necropoli saccheggiate dalle fazioni in guerra."
Il Dipartimento delle Antichità sta cercando di salvare il salvabile portandolo nei musei, in particolare in quello di Tripoli, o trasferendo i tesori dei siti archeologici in "luoghi sicuri". A Sabrata, una missione archeologica spagnola ha recentemente firmato un accordo per il restauro di alcuni siti, tra cui il teatro ma l'effettiva realizzazione del progetto dipenderà dalle condizioni di sicurezza e dunque dal cambiamento del quadro di instabilità politica del Paese.