Algeria nel caos. Bouteflika fa un passo indietro e rimanda le elezioni. Le proteste non si placano
Continuano le proteste ad Algeri nonostante il passo indietro del presidente che, attraverso Facebook, ha annunciato di non voler concorrere per il quinto mandato presidenziale e rinviato le elezioni in precedenza fissate al 18 aprile 2019. Una sorta di proroga sine die che sembra non piacere a una parte degli elettori algerini
Non si placano le proteste iniziate il 22 febbraio scorso. Da settimane ad Algeri e in altre città del paese gli oppositori dell'attuale presidente Abdelaziz Bouteflika, di 82 anni, tornano a contestare il suo comportamento. Sotto accusa c'è il "messaggio alla Nazione" con il quale l'anziano presidente, al potere dal 1999, ha annunciato di rinunciare alla quinta candidatura presidenziale e di sospendere le elezioni. Una sorta di proroga sine die che non ha placato la protesta. Anzi, ha avuto l'effetto opposto.
Secondo il portale di notizie Tsa è in corso una "importante marcia" a Bejaia e una manifestazione "festosa" a Constantina, con la partecipazione di tanti studenti e anche dell'artista Kamel Bouda. Testimoni citati dall'agenzia Dpa riferiscono di manifestazioni a Orano, Skikda e Bordj Bou Arreridj.
"No al mandato 4.75" recitano i cartelli dei manifestanti nel centro della capitale Algeri, intendendo che la proposta del presidente uscente punterebbe ad aprirgli la strada a un quinto mandato "parziale". L'idea del presidente lascia molte domande aperte: non ha indicato nessuna data alternativa alle elezioni presidenziali e, promettendo un rimpasto di governo, fa sorgere il dubbio che non intenda lasciare l'autorevole carica. All'annuncio di Bouteflika del suo ritiro dalla corsa per le presidenziali, la Francia - paese che guarda con particolare attenzione a ciò che avviene nel Paese nordafricano - ha espresso soddisfazione. Al contempo, Emmanuel Macron da Gibuti, dove è in visita ufficiale, ha invocato una "transizione dalla durata ragionevole". Soddisfazione è stata espressa anche dal Raggruppamento Nazionale Democratico (Rnd), il partito dell'ex premier algerino Ahmed Ouyahia.
Secondo il portale di notizie Tsa è in corso una "importante marcia" a Bejaia e una manifestazione "festosa" a Constantina, con la partecipazione di tanti studenti e anche dell'artista Kamel Bouda. Testimoni citati dall'agenzia Dpa riferiscono di manifestazioni a Orano, Skikda e Bordj Bou Arreridj.
"No al mandato 4.75" recitano i cartelli dei manifestanti nel centro della capitale Algeri, intendendo che la proposta del presidente uscente punterebbe ad aprirgli la strada a un quinto mandato "parziale". L'idea del presidente lascia molte domande aperte: non ha indicato nessuna data alternativa alle elezioni presidenziali e, promettendo un rimpasto di governo, fa sorgere il dubbio che non intenda lasciare l'autorevole carica. All'annuncio di Bouteflika del suo ritiro dalla corsa per le presidenziali, la Francia - paese che guarda con particolare attenzione a ciò che avviene nel Paese nordafricano - ha espresso soddisfazione. Al contempo, Emmanuel Macron da Gibuti, dove è in visita ufficiale, ha invocato una "transizione dalla durata ragionevole". Soddisfazione è stata espressa anche dal Raggruppamento Nazionale Democratico (Rnd), il partito dell'ex premier algerino Ahmed Ouyahia.