Al via celebrazioni per 150° Roma capitale, Bocelli canta l'inno nazionale
Più di un'ora di spettacolo al Teatro dell'Opera
La breccia di Porta Pia, la memoria del rastrellamento del Ghetto ebraico del 19 ottobre 1943, le periferie difficili raccontate da Pier Paolo Pasolini e le poesie del Belli e di Trilussa. Alcuni degli episodi e dei versi più sentiti nella memoria collettiva cittadina. E poi la musica: classica, colonne sonore dei film di Federico Fellini suonati dall'orchestra interforze.
Tutto condensato in poco più di un'ora di spettacolo, al Teatro dell'Opera di Roma, per avviare le celebrazioni per il 150° della proclamazione della Capitale alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e dei presidenti di Senato e Camera, Casellati e Fico. Per un momento le difficoltà quotidiane della città e il mancato completamento della riforma di Roma Capitale restano fuori dalla sala. Il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin ha letto un messaggio di Papa Francesco, che ha affrontato gioie e dolori della città.
Padrona di casa il sindaco Virginia Raggi che ha parlato di Roma come città "accogliente e aperta a tutti, lo sarà per sempre". Sul palco si sono alternati Andrea Bocelli, che ha cantato Fratelli d'Italia e l'Inno alla gioia. Poi Gigi Proietti che ha letto il 'giudizio universale' di Belli e la 'ninna nanna della guerra' di Trilussa.
Applauditissimo dal pubblico il maestro Ezio Bosso, recentemente nominato cittadino onorario di Roma, che ha diretto alcuni brani suonati dall'orchestra del Teatro dell'Opera. In platea tante autorità, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, quello ai Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, e la titolare del Viminale, Luciana Lamorgese. Ma anche il nuotatore Manuel Bortuzzo, Piero ed Alberto Angela.
Tutto condensato in poco più di un'ora di spettacolo, al Teatro dell'Opera di Roma, per avviare le celebrazioni per il 150° della proclamazione della Capitale alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e dei presidenti di Senato e Camera, Casellati e Fico. Per un momento le difficoltà quotidiane della città e il mancato completamento della riforma di Roma Capitale restano fuori dalla sala. Il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin ha letto un messaggio di Papa Francesco, che ha affrontato gioie e dolori della città.
Padrona di casa il sindaco Virginia Raggi che ha parlato di Roma come città "accogliente e aperta a tutti, lo sarà per sempre". Sul palco si sono alternati Andrea Bocelli, che ha cantato Fratelli d'Italia e l'Inno alla gioia. Poi Gigi Proietti che ha letto il 'giudizio universale' di Belli e la 'ninna nanna della guerra' di Trilussa.
Applauditissimo dal pubblico il maestro Ezio Bosso, recentemente nominato cittadino onorario di Roma, che ha diretto alcuni brani suonati dall'orchestra del Teatro dell'Opera. In platea tante autorità, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, quello ai Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, e la titolare del Viminale, Luciana Lamorgese. Ma anche il nuotatore Manuel Bortuzzo, Piero ed Alberto Angela.