Allenatore colpito in testa, sospeso il derby di Istanbul
Il tecnico del Besikstas, Senol Gunes, è stato ferito da un oggetto lanciato dagli spalti durante la gara col Fenerbahce, rissa al rientro negli spogliatoi
Ancora violenza nel calcio, questa volta a Istanbul, dove è stato sospeso il derby fra Fenerbahce e Besiktas, ritorno della semifinale di Coppa nazionale. La situazione è precipitata al 58esimo, quando Senol Gunes, tecnico del Besitkas, è stato colpito alla testa da un oggetto lanciato dalla curva avversaria. I giocatori hanno lasciato il campo, ma nel tunnel che porta agli spogliatoi le cose sono andate di male in peggio, con Erdinc Gultekin, vice di Gunes, che ha riportato lievi ferite al volto in una rissa che ha coinvolto giocatori e staff di entrambe le squadre.
In campo è intervenuta anche la polizia in assetto antisommossa, per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente sugli spalti mentre Gunes, a cui sono stati dati cinque punti per la ferita alla testa, è stato portato in ospedale. Il sospetto autore del lancio incriminato sarebbe stato individuato grazie alle telecamere di sorveglianza e fermato dalla polizia. La federazione turca dovrà ora decidere se far riprendere a Porte chiuse la partita - che al momento dell'interruzione era sullo 0-0, dopo il 2-2 dell'andata – o attribuire una vittoria a tavolino al Besiktas. “La notte in cui il calcio è morto”, ha scritto “Hürriyet”, il quotidiano più venduto del paese.
In campo è intervenuta anche la polizia in assetto antisommossa, per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente sugli spalti mentre Gunes, a cui sono stati dati cinque punti per la ferita alla testa, è stato portato in ospedale. Il sospetto autore del lancio incriminato sarebbe stato individuato grazie alle telecamere di sorveglianza e fermato dalla polizia. La federazione turca dovrà ora decidere se far riprendere a Porte chiuse la partita - che al momento dell'interruzione era sullo 0-0, dopo il 2-2 dell'andata – o attribuire una vittoria a tavolino al Besiktas. “La notte in cui il calcio è morto”, ha scritto “Hürriyet”, il quotidiano più venduto del paese.