Viaggio nei luoghi delle stragi di Parigi. Come sono oggi i locali colpiti dal terrore jihadista
Seduti al tavolino a prendere un caffè a 'Le Carillon' di Parigi, con la notizia dell'arresto di Salah Abdeslam, avvenuta in Belgio, e ricordando le 130 vittime delle stragi del 13 novembre. Forse, così si è immaginato questo breve reportage il fotografo Thomas Oliva, tornato sui luoghi del terrore jihadista, il giorno dopo l'operazione antiterrorismo a Molenbeek, un sobborgo di Bruxelles.
'Le Carillon', situato nella parte orientale della capitale francese, 15 morti negli attacchi in cui era coinvolto lo stesso Salah, ha riaperto due mesi dopo le stragi. Molti clienti hanno partecipato all'inaugurazione, luogo di ritrovo serale dei giovani del quartiere. Da qui, sono passati per una visita i reali d'Olanda: il Re Guglielmo Alessandro e la regina Maxima.
Una transenna, invece, annuncia lavori in corso a 'La Belle Equipe', dove 19 persone sono state uccise durante le stragi. Il proprietario Gregorio Reibenberg prevede di riaprire la prossima settimana.
Chiuso anche il teatro Bataclan a Parigi, dove 90 persone sono morte nell'attacco mentre assistevano al concerto degli Eagles of Death Metal. Stando agli ultimi sviluppi, la riapertura della sala concerti sarebbe prevista entro l'anno, forse a novembre.
Il ristorante 'A la Bonne Bierre' ha riaperto lo scorso dicembre dopo alcuni lavori di restauro. Qui sono morte cinque persone, ha ricordato il gestore Audrey Bily, visibilmente emozionato davanti alle telecamere, il giorno in cui il locale ha ritrovato la quotidianità perduta.
Le 'Petit Cambodge', che si affaccia sulla stessa strada de 'Le Carillon', ha riaperto quattro mesi dopo gli attacchi terroristici. "C'è un piccolo mosaico con la data del 13 novembre, è molto discreto ma è coperto di stelle, i tasselli bianchi vogliono simbolizzare delle piccole stelle, le persone che non sono sopravvissute", ha spiegato Kirita Gallois, la proprietaria, felice di avere ritrovato tutto lo staff, nessuno di loro ha abbandonato il posto di lavoro.