I portici di Bologna candidati a Patrimonio Unesco: "Simbolo identitario della città"
"Nati e rimasti tuttora come proprietà privata per uso pubblico, i portici vengono riconosciuti come un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità sia dai visitatori, e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate"
Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco ha deliberato la presentazione della candidatura dei Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale per il 2020 con esito finale nel 2021. Sono stati individuati 12 elementi, nell'ambito dei 62 chilometri di portici della città, localizzati sia al centro sia nelle aree periferiche.
"La decisione di presentare la candidatura per la Lista del Patrimonio Mondiale riconosce i Portici di Bologna come il risultato eccellente di un sistema di regolamentazione urbanistica delineato nel corso di nove secoli e come un modello architettonico e al tempo stesso sociale, un luogo d'integrazione e scambio in cui i principali protagonisti della città (cittadini, visitatori, studenti) vivono e condividono idee e tempo", si legge tra le motivazioni.
Il Presidente della Commissione Nazionale, Franco Bernabè, ha dichiarato: "La presentazione della candidatura, approvata dal Consiglio Direttivo della Commissione, rappresenta la conclusione di un lavoro corale tra società civile e amministratori locali. La candidatura mostra il valore universale del portico come elemento architettonico, culturale e identitario".
La decisione del consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana Unesco di candidare i Portici di Bologna alla lista del patrimonio dell'Umanità "è un motivo di orgoglio e veramente una bella notizia per Bologna e per l'Italia", c'è scritto su una nota diffusa dal ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, secondo cui "i portici sono straordinari e unici e sono sicuro che con la loro bellezza conquisteranno il mondo".
"La decisione di presentare la candidatura per la Lista del Patrimonio Mondiale riconosce i Portici di Bologna come il risultato eccellente di un sistema di regolamentazione urbanistica delineato nel corso di nove secoli e come un modello architettonico e al tempo stesso sociale, un luogo d'integrazione e scambio in cui i principali protagonisti della città (cittadini, visitatori, studenti) vivono e condividono idee e tempo", si legge tra le motivazioni.
Il Presidente della Commissione Nazionale, Franco Bernabè, ha dichiarato: "La presentazione della candidatura, approvata dal Consiglio Direttivo della Commissione, rappresenta la conclusione di un lavoro corale tra società civile e amministratori locali. La candidatura mostra il valore universale del portico come elemento architettonico, culturale e identitario".
La decisione del consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana Unesco di candidare i Portici di Bologna alla lista del patrimonio dell'Umanità "è un motivo di orgoglio e veramente una bella notizia per Bologna e per l'Italia", c'è scritto su una nota diffusa dal ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, secondo cui "i portici sono straordinari e unici e sono sicuro che con la loro bellezza conquisteranno il mondo".