"Todos somos Nisman": dopo un passaparola sui social network, a centinaia hanno protestato, a Buenos Aires e in altre città argentine, dopo la morte di Alberto Nisman, il pm che aveva accusato un gruppo di persone, tra le quali la presidente Cristina Fernandez de Kirchner, di aver insabbiato l'inchiesta in corso da anni sulla strage anti-ebraica a Buenos Aires del 1994. In una capitale quasi deserta nel pieno dell'estate, i manifestanti si sono dati appuntamento nella Plaza de Mayo con 'cacerolas' e bandiere argentine. Molti i cartelli con la scritta 'Todos somos Nisman', oppure 'Yo soy Nisman', sulla falsariga del 'Je suis Charlie' nato dopo gli attacchi di Parigi dei giorni scorsi. La richiesta fatta dai manifestanti nella storica piazza della capitale punta ad avere giustizia e chiarimenti sull'inchiesta dell'Amia.