Coronavirus. Risalgono i contagi: in Gran Bretagna scatta la "Regola dei sei"
Superata la soglia dei 3 mila contagi per il terzo giorno consecutivo. Fa discutere l'invito di Kit Malthouse, il 'crime minister' di Boris Johnson, alla delazione per favorire la denuncia dei trasgressori che rischiano una multa da 100 a 3200 sterline. Boris Johnson minaccia che la restrizione potrebbe rimanere in vigore fino a Natale. Fino a oggi era possibile riunirsi fino a 30 persone. E c'è già chi protesta.
Di fronte alla risalita dei contagi, scatta oggi in Gran Bretagna la "regola del sei". In tutta l'Inghilterra e la Scozia sono vietati raduni di oltre sei persone sia all'aperto che al chiuso, mentre il divieto è in vigore in Galles solo al chiuso.
In Irlanda del Nord la regola è già stata imposta il 24 agosto. Sono possibili riunioni di più di sei persone soltanto a scuola, al lavoro, per matrimoni, funerali e in caso di squadre sportive.
Le nuove restrizioni entrano in vigore mentre preoccupa la risalita dei contagi. L'11 settembre, per la prima volta da marzo, l'indice R di riproduzione dei contagi è passato da 1 a 1,2. E ieri si sono registrati 3330 nuovi casi positivi, superando la soglia dei 3 mila contagi per il terzo giorno consecutivo.
In Inghilterra, il presidente del consiglio nazionale della polizia, Martin Hewitt, ha esortato la popolazione alla collaborazione nel rispetto delle regole. Ma il 'crime minister' Kit Malthouse, che ha un incarico di sottosegretario in raccordo fra Interni e Giustizia, è andato più lontano: intervistato dalla Bbc ha esortato i cittadini a segnalare i vicini alla polizia in caso di violazione, un invito alla delazione che fa discutere.
Fino ad oggi in Inghilterra era possibile riunirsi fino a 30 persone, mentre le linee guida esortavano ad invitare in casa al massimo un'altra famiglia. Chi violerà la regola del sei pagherà una multa da 100 sterline, che raddoppierà ad ogni infrazione successiva sino ad un massimo di 3200 sterline.