I 70 anni di Stevie Wonder, icona della black music e messaggero di pace
Tra le sue canzoni più amate "Superstition", "Isn't She Lovely", "Overjoyed" e I Just Called To Say I Love You, indimenticabile colonna sonora di The woman in red
"Durante le difficoltà come questa, dobbiamo fare affidamento gli uni sugli altri". Sono le parole pronunciate da Stevie Wonder prima della sua esibizione al One world together at home, il grande concerto delle star americane per raccogliere fondi durante la pandemia di coronavirus. Poi l'artista ha interpretato alla sua meravigliosa maniera Love's In Need Of Love Today che fu di Bill Withers, altro grande interprete soul, recentemente scomparso.
Il 13 maggio Stevie Wonder compie 70 anni ed è ancora il più imitato e influente esponente della musica black: in quasi 60 anni di carriera - è stato un bambino prodigio - ha contributo all'evoluzione del soul e del R&B, grazie alle prolifiche contaminazioni con pop, jazz, funk e reggae.
Stevie Wonder, nome d'arte di Stevland Hardaway Judkins, è nato a Saginaw nel Michigan ed è non vedente dalla nascita per una retinopatia dovuta a difficoltà durante il parto prematuro e peggiorata da un'eccessiva quantità di ossigeno nell'incubatrice. A quattro anni suonava il piano e, adolescente anche basso, tastiere, batteria, percussioni e armonica a bocca. Ha fatto la storia della classifica Billboard come artista più giovane che abbia mai raggiunto la vetta della top ten, posizione conquistata a soli 13 anni, e come primo artista ad avere avuto un brano contemporaneamente nelle classifiche di Musica Pop e di R&B.
Oltre ai cento milioni di copie vendute, in carriera ha vinto 25 Grammy Awards, 1 Grammy Lifetime Achievement Award, 1 Premio Oscar e 11 American Music Awards, tra le decine di altri premi. Ripercorrere la sua carriera vuol dire mettere le mani in un repertorio vastissimo fatto di canzoni come "Superstition", "For Once in My Life", "Isn't She Lovely", "Master Blaster", "Overjoyed" per citarne solo alcune e di album come "Talking Book", "Innervision", "Songs In The Key of Life". Oltre a una serie infinita di collaborazioni, dal corale We are The World a Quincy Jones.
Il suo primo brano di successo è una live di 'Fingertips II', dall'album 'Recorded Live - The 12 Year Genius' registrato al Regal Theatre di Chicago alla fine del 1962: Stevie è poco più di un bambino. Nel 1966 'Uptight - Everything's alright', che include anche 'Blowin in the wind' di Bob Dylan, è il suo primo successo d'autore. Durante gli anni Sessanta seguono altri album come 'I Was Made To Love Her' (1967), 'Someday At Christmas' (1967), 'My Cherie Amour' (1969), ora considerati dei classici.
Negli anni 70 partecipa alla tournee dei Rolling Stones come supporter e fa uscire l'album 'Talking Book', che contiene singoli storici come 'Superstition' e 'You Are the Sunshine of My Life'. Con Innervision (1973) diventa anche il primo afroamericano a vincere il Grammy Award per l'album dell'anno.
Negli anni '80 e '90, firma per il cinema colonne sonore storiche come 'The Woman in Red' (1984), con la quale vince un Oscar per la canzone 'I Just Called To Say I Love You' e 'Jungle Fever' (1991). Nel 1995 viene pubblicato l'album Conversational Peace, un inno alla pace firmato dall'artista e, a dieci anni di distanza A Time To Love.
Il 13 maggio Stevie Wonder compie 70 anni ed è ancora il più imitato e influente esponente della musica black: in quasi 60 anni di carriera - è stato un bambino prodigio - ha contributo all'evoluzione del soul e del R&B, grazie alle prolifiche contaminazioni con pop, jazz, funk e reggae.
Stevie Wonder, nome d'arte di Stevland Hardaway Judkins, è nato a Saginaw nel Michigan ed è non vedente dalla nascita per una retinopatia dovuta a difficoltà durante il parto prematuro e peggiorata da un'eccessiva quantità di ossigeno nell'incubatrice. A quattro anni suonava il piano e, adolescente anche basso, tastiere, batteria, percussioni e armonica a bocca. Ha fatto la storia della classifica Billboard come artista più giovane che abbia mai raggiunto la vetta della top ten, posizione conquistata a soli 13 anni, e come primo artista ad avere avuto un brano contemporaneamente nelle classifiche di Musica Pop e di R&B.
Oltre ai cento milioni di copie vendute, in carriera ha vinto 25 Grammy Awards, 1 Grammy Lifetime Achievement Award, 1 Premio Oscar e 11 American Music Awards, tra le decine di altri premi. Ripercorrere la sua carriera vuol dire mettere le mani in un repertorio vastissimo fatto di canzoni come "Superstition", "For Once in My Life", "Isn't She Lovely", "Master Blaster", "Overjoyed" per citarne solo alcune e di album come "Talking Book", "Innervision", "Songs In The Key of Life". Oltre a una serie infinita di collaborazioni, dal corale We are The World a Quincy Jones.
Il suo primo brano di successo è una live di 'Fingertips II', dall'album 'Recorded Live - The 12 Year Genius' registrato al Regal Theatre di Chicago alla fine del 1962: Stevie è poco più di un bambino. Nel 1966 'Uptight - Everything's alright', che include anche 'Blowin in the wind' di Bob Dylan, è il suo primo successo d'autore. Durante gli anni Sessanta seguono altri album come 'I Was Made To Love Her' (1967), 'Someday At Christmas' (1967), 'My Cherie Amour' (1969), ora considerati dei classici.
Negli anni 70 partecipa alla tournee dei Rolling Stones come supporter e fa uscire l'album 'Talking Book', che contiene singoli storici come 'Superstition' e 'You Are the Sunshine of My Life'. Con Innervision (1973) diventa anche il primo afroamericano a vincere il Grammy Award per l'album dell'anno.
Negli anni '80 e '90, firma per il cinema colonne sonore storiche come 'The Woman in Red' (1984), con la quale vince un Oscar per la canzone 'I Just Called To Say I Love You' e 'Jungle Fever' (1991). Nel 1995 viene pubblicato l'album Conversational Peace, un inno alla pace firmato dall'artista e, a dieci anni di distanza A Time To Love.
Tra il 2009 e il 2010 lavora a tre album contemporaneamente: 'The Gospel Inspired by Lula', 'Through the Eyes of Wonder', un album jazz con 'Tony Bennett' prodotto e arrangiato da Quincy Jones.
Grande attivista e leader dei diritti civili, gioca un ruolo fondamentale nel rendere festa nazionale il compleanno di Martin Luther King e nel 2009 viene nominato "messaggero di pace" dalle Nazioni Unite. Nel 2014 il presidente Barack Obama gli conferisce la Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile statunitense e nel 2016 arriva l'omaggio della città in cui visse da ragazzino: una via a suo nome nella città di Detroit dove firmò, undicenne, il primo contratto con la Motown e dove diventò (Little) Stevie Wonder.