Quel celebre bacio. Muscarello rivendica: "Sono io, ero ubriaco. Quel giorno ne ho baciate tante"
Grazie alla pubblicazione su Time Magazine quello scatto è diventato un'icona della Seconda Guerra Mondiale
Ha la faccia simpatica Carl Muscarello che in posa sorride col cappello da marinario mentre stringe fra le braccia un ingrandimento della copertina di Time Magazine. È convinto di essere il marinaio nella foto, proprio come tutti gli altri che rivendicarono, in momenti diversi, di essere i protagonisti involontari di quello scatto che divenne icona della Seconda Guerra Mondiale. 11 uomini e 3 donne si fecero avanti, tanto da costringere numerosi analisti a studiare le dinamiche della fotografia, indagini condotte un po' per curiosità e un po' per far fronte a procedimenti giudiziari. Ma per capire i retroscena nascosti dietro quel semplice bacio, bisogna andare a ritroso.
L'infermiera Greta Zimmer Friedman non c'è più, deceduta a 92 anni, così come non c'è più Alfred Eisenstaedt, il fotografo tedesco che scattò il celebre bacio a Times Square (Manhattan) poco dopo la diffusione della notizia della resa del Giappone. Correva l'anno 1945. La ventiseienne, che lavorava al Richmond Hospital, è la protagonista della foto. Edith Shain, la prima a farsi avanti, era troppo bassa. Scartata successivamente anche Barbara Sokol, un'altra donna che si trovava nella zona durante i festeggiamenti. Complicato resta stabilire chi fosse l'uomo. Iniziamo da quello più plausibile: il marinario Glenn McDuffie, morto a 91 anni. Lo rivelano studi forensi condotti da Lois Gibson per il Dipartimento di Polizia di Houston. Secondo i risultati facciali fu McDuffie, alle 17:51 del 14 agosto 1945, col casché, a premere le sue labbra contro quelle dell'infermiera: in un bacio che durò a lungo proprio per permettere al fotografo lo scatto perfetto (l'uomo dichiarò di averlo visto, ndr). Dunque non sarebbero né Carl Muscarello né George Mendonsa, i più accreditati del gruppo degli undici che si fecero avanti. Il primo ha dichiarato di essere troppo ubriaco - troppi non ricordo - e di aver baciato tante donne quel giorno, mentre il secondo sarebbe stato smentito dall'orario (Mendonsa sosteneva che l'incontro con l'infermiera fosse avvenuto alle ore 14, ndr), in contrasto con la posizione del sole analizzata da uno studio condotto nel laboratorio della Mitsubishi Electric Research Laboratories (MERL) a Cambridge, Massachusetts.
L'infermiera Greta Zimmer Friedman non c'è più, deceduta a 92 anni, così come non c'è più Alfred Eisenstaedt, il fotografo tedesco che scattò il celebre bacio a Times Square (Manhattan) poco dopo la diffusione della notizia della resa del Giappone. Correva l'anno 1945. La ventiseienne, che lavorava al Richmond Hospital, è la protagonista della foto. Edith Shain, la prima a farsi avanti, era troppo bassa. Scartata successivamente anche Barbara Sokol, un'altra donna che si trovava nella zona durante i festeggiamenti. Complicato resta stabilire chi fosse l'uomo. Iniziamo da quello più plausibile: il marinario Glenn McDuffie, morto a 91 anni. Lo rivelano studi forensi condotti da Lois Gibson per il Dipartimento di Polizia di Houston. Secondo i risultati facciali fu McDuffie, alle 17:51 del 14 agosto 1945, col casché, a premere le sue labbra contro quelle dell'infermiera: in un bacio che durò a lungo proprio per permettere al fotografo lo scatto perfetto (l'uomo dichiarò di averlo visto, ndr). Dunque non sarebbero né Carl Muscarello né George Mendonsa, i più accreditati del gruppo degli undici che si fecero avanti. Il primo ha dichiarato di essere troppo ubriaco - troppi non ricordo - e di aver baciato tante donne quel giorno, mentre il secondo sarebbe stato smentito dall'orario (Mendonsa sosteneva che l'incontro con l'infermiera fosse avvenuto alle ore 14, ndr), in contrasto con la posizione del sole analizzata da uno studio condotto nel laboratorio della Mitsubishi Electric Research Laboratories (MERL) a Cambridge, Massachusetts.