In Cina, pattuglie antismog a Pechino per fermare le polveri sottili
Anche il 2017 è iniziato sotto una densa cappa di smog nella capitale cinese.La concentrazione di Pm 2.5, le polveri sottili dannose per la salute, è schizzata a quota 551, secondo i dati diffusi dell'ambasciata Usa, mentre la visibilità si è ridotta a poche decine di metri.
Le autorità municipali hanno deciso pertanto di creare una sezione di polizia ambientale incaricata di pattugliare le strade per impedire ogni tipo di violazione, dai barbecue, alla combustione di spazzatura, alle auto più inquinanti. Il sindaco Cai Qi, riporta il Guardian, ha anche disposto la chiusura dell'ultima centrale a carbone e ordinato la riduzione del 30% del consumo di carbone per quest'anno. Inoltre chiuderanno i battenti 500 fabbriche e 300mila veicoli obsoleti non potranno più circolare.
Le polveri sottili a Pechino hanno raggiunto in più occasioni livelli fino a otto volte superiori a quelli massimi indicati dall'Organizzazione mondiale per la sanità.
Ma le pattuglie potranno fare ben poco per migliorare la qualità dell'aria respirata dalla popolazione della capitale: appena oltre i confini della municipalità di Pechino, nella provincia di Hebei, si affollano centinaia di acciaierie, fabbriche e centrali elettriche a carbone, e circa 5 milioni di auto calcano quotidianamente le strade della megalopoli. Secondo il ministero dell'ambiente il traffico conta per il 31% dell'inquinamento atmosferico di Pechino.
Uno studio pubblicato all'inizio di quest'anno rivela che la pessima qualità dell'aria è da collegare alla morte di almeno un milione di persone l'anno in Cina e contribuisce a un terzo dei decessi nelle metropoli, una proporzione uguale a quella del fumo. Un'altra ricerca stima che lo smog ha abbreviato l'aspettativa di vita di 5 anni e mezzo in alcune regioni della Cina.
Le polveri sottili a Pechino hanno raggiunto in più occasioni livelli fino a otto volte superiori a quelli massimi indicati dall'Organizzazione mondiale per la sanità.
Ma le pattuglie potranno fare ben poco per migliorare la qualità dell'aria respirata dalla popolazione della capitale: appena oltre i confini della municipalità di Pechino, nella provincia di Hebei, si affollano centinaia di acciaierie, fabbriche e centrali elettriche a carbone, e circa 5 milioni di auto calcano quotidianamente le strade della megalopoli. Secondo il ministero dell'ambiente il traffico conta per il 31% dell'inquinamento atmosferico di Pechino.
Uno studio pubblicato all'inizio di quest'anno rivela che la pessima qualità dell'aria è da collegare alla morte di almeno un milione di persone l'anno in Cina e contribuisce a un terzo dei decessi nelle metropoli, una proporzione uguale a quella del fumo. Un'altra ricerca stima che lo smog ha abbreviato l'aspettativa di vita di 5 anni e mezzo in alcune regioni della Cina.