Cile, presidente Piñera fa mea culpa: "Chiedo perdono" e annuncia 10 misure sociali
Tre persone, tra cui un bimbo di quattro anni, si aggiungono ai bilancio dei decessi nelle proteste popolari in corso in Cile. Il totale delle vittime si aggrava a 18 dopo che un ubriaco al volante si è lanciato con la propria auto contro un gruppo di manifestanti, uccidendo due di loro. La terza persona è invece morta - secondo i familiari - in seguito a un pestaggio da parte della polizia. A Santiago e nelle altre città del Cile, le manifestazioni hanno piegato il governo. Sebastián Piñera, isolato, chiede perdono e annuncia misure sociali per colmare le disuguaglianze. Anche l'opposizione, convocata a Palacio de La Moneda, non ha risposto all'appello del presidente
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— Sebastian Piñera (@sebastianpinera) 23 ottobre 2019
Piñera è passato dal dire "Siamo in guerra contro un nemico potente e implacabile e organizzato" ad annunciare il decalogo di riforme economico-sociale "che ascoltano le richieste della gente" e puntano a "ristabilire rapidamente la normalità" nel Paese. Tra le dieci misure sociali, molte delle quali riguardanti le pensioni che sono fra le più basse al mondo, s'interverrà per ridurre il costo delle prestazioni sanitarie e farmaci, aumento dei salari minimi e creare un'imposta sulla ricchezza.
Hemos escuchado fuerte y clara la voz de la gente expresando pacíficamente sus problemas, sus dolores, sus sueños y sus esperanzas de una vida mejor. Hoy quiero compartir con todos mis compatriotas las principales medidas y componentes q impulsaremos con esta #NuevaAgendaSocial pic.twitter.com/gSb88mMrvG
— Sebastian Piñera (@sebastianpinera) 23 ottobre 2019
L'apertura di Piñera basterà a ristabilire la pace sociale? Le 20 organizzazioni sindacali che hanno indetto lo sciopero generale nazionale di due giorni in Cile, manifestazione non autorizzata dal Ministero dell'Interno, potrebbero intercettare le promesse del presidente e riaprire il dialogo. "La rivolta sociale ha messo in evidenza la rabbia e lo scontento per le politiche promosse dai governi negli ultimi decenni, con il continuo rincaro dei servizi pubblici, la perdita di potere d'acquisto dei salari e la mercantilizzazione dei diritti sociali. Lo sciopero si terrà in ogni caso", fanno sapere gli organizzatori.