Sarah Klier, la bambina "dell'ultimo grido" della DDR
Sarah Klier conosce il suo paese natale solo dalle lezioni di storia a scuola. Nata a Lipsia, in Sassonia, alle 23:58 del 2 ottobre del 1990, la ragazza oggi ha 25 anni. Ha trascorso solo due minuti nell'ex Repubblica democratica tedesca o Germania dell'Est. Il giorno dopo, il 3 ottobre, la parte occidentale e quella orientale del Paese si riunirono per la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale e la giovane donna da allora è conosciuta come la bambina "dell'ultimo grido della Ddr", una didascalia molto diffusa sulle sue foto da neonata diffuse dall'agenzia di stampa tedesca Adn.
Klier è apparsa sulla prima pagina di molti giornali, non solo in Germania ma in tutto il mondo. Sua madre ha raccolto e conservato molti dei ritagli, mentre lei, nel corso degli anni, ha realizzato un album pieno di souvenir. "Ci sono state molte persone straniere che mi hanno scritto delle lettere", ha detto la ragazza mostrando una cartolina dall'Africa per il suo primo compleanno, dove uno studente nigeriano che viveva in Germania al momento della riunificazione le ha scritto "Sarah, una bambina di unità, Sarah una bambina di libertà, Sarah un bambina di Europa e una personalità del mondo".
Anche se lei non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale del suo status di ultimo bambino nato nella Ddr, non c'è mai stato nessuno che ha reclamato il suo primato. L'ostetrica Grit Hackenberg ricorda la
nascita come "uno dei parti più divertenti e più emozionanti a cui abbia mai assistito." Il parto è stato anche speciale per le circostanze fisiche, dal momento che Klier era in posizione podalica.
"In questi giorni, in un caso del genere sarebbe stato eseguito un cesareo, ma non allora", ha detto l'ostretica, aggiungendo che molti dei giornalisti erano in realtà arrivati nell'ospedale ginecologico di
Lipsia per 'immortalare' il primo bambino della nuova Germania riunificata, e Klier non doveva nascere fino al 7 ottobre. Ad oggi la 25enne, che ha appena conseguito una laurea in gestione del turismo, tutto quello che sa del suo Paese natale è che certi beni di consumo non erano disponibili, che non c'era il telefono in casa e che c'erano molte restrizioni di viaggio per i tedeschi dell'Est. "La libertà di viaggiare è la cosa più bella che ci sia per me", ha detto Kiler, che presto inizierà un lavoro di sei mesi come una guida turistica su una nave da crociera. Quanto al suo 25esimo compleanno, lo ha festeggiato a casa con gli amici e la famiglia, felice che le poche settimane di "stress" con i giornalisti siano finite per un altro anno.